Giornata ecologica
Il fontanile di Roiano a Montefiascone, per secoli ha rappresentato molto di più che un abbeveratoio per animali; a pochi passi dal lago di Bolsena e lungo i percorsi che un tempo collegavano il paese alla valle perlata è stato per anni un luogo di passaggio e sosta, memoria e natura. Oggi, grazie all’impegno della sezione comunale della Federazione Italiana della caccia, questo antico sito è tornato a vivere. Lo scenario è quello di una giornata ecologica vissuta non come gesto isolato, ma come atto d’amore verso la terra, le sue radici e quelle di chi la abita. Volontari armati buona volontà hanno tagliato i rovi, ripulito le vasche, sistemato muretti a secco e arredi e raccolto rifiuti al fine di riportare decoro ad un’aera che era diventata quasi invisibile, soffocata dal degrado e dall’oblio.
Profonda cultura rurale
Ma questo intervento ha un valore che va ben oltre la riqualificazione materiale. Il fontanile di Roiano è memoria viva per i cacciatori montefiasconesi: punto d’incontro, rifugio e simbolo di una cittadinanza dalla profonda cultura rurale. Un tempo, i cacciatori erano soliti fermarsi qui nelle mattinate più calde per condividere storie, racconti, colazioni e, talvolta, un sorso di quell’est! est!! est!!! tanto caro alla gente montefiasconese. Qui le famiglie contadine si fermavano a prendere l’acqua, utile per riempire i fiaschi da portare durante le lunghe giornate di lavoro nei campi o colmare le brocche per le necessità domestiche. Qui si abbeverava il bestiame e prendevano forma racconti e leggende, tramandati attorno al fuoco, durante le veglie d’inverno.
La frase sulla targa
«Dal vecchio sasso sgorga l’acqua lenta, si china il cane e anche il cacciator s’accosta;
due anime assetate, per sempre legate da Diana, un solo specchio d’acqua che bagna la passione.» Questa la frase incisa sulla targa commemorativa ideata dalla sezione Federcaccia e prodotta in collaborazione con il Comune di Montefiascone, che ha apprezzato l’iniziativa occupandosi dello smaltimento dei rifiuti. Un pensiero semplice e profondo, che racchiude l’essenza di un rapporto antico e indissolubile: quello tra uomo, cane e natura. “La caccia non è solo prelievo – spiegano i referenti locali di Federcaccia – ma è osservazione, cura, rispetto. I cacciatori sono i primi a conoscere il territorio, a notare ciò che cambia, a intervenire quando serve. Questo fontanile è stato dimenticato da molti, ma non da noi.”
Un segnale forte
Il consigliere comunale con delega all’Ambiente, Frallicciardi, presente all’evento, ha voluto sottolineare proprio questo: «L’operato di Federcaccia è un esempio virtuoso di collaborazione tra cittadini e istituzioni. I cacciatori si dimostrano ancora una volta non solo fruitori di quello che la natura offre, ma custodi attivi del patrimonio ambientale e culturale». L’intervento di Roiano è anche un segnale forte in un tempo in cui la figura del cacciatore viene spesso fraintesa o banalizzata. Al contrario, qui si ribadisce quanto la caccia, intesa nella sua accezione più autentica, sia parte integrante dell’equilibrio ambientale e della trasmissione delle tradizioni rurali. Un’attività che affonda le sue radici nella storia e si rinnova attraverso gesti concreti di tutela e valorizzazione. Roiano non è solo un fontanile, ma un frammento di identità montefiasconese, restituito alla collettività grazie alla dedizione di chi non dimentica. Di chi ama questi luoghi non solo per quello che offrono, ma per quello che rappresentano. Ed è anche per questo che, fermandoci a Roiano non stiamo solo di fronte ad un luogo storico di Montefiascone, ma stiamo rendendo omaggio a un passato che vive, ogni giorno, nei suoi passi tra i sentieri, nel suo sguardo attento alla natura e nella sua mano tesa verso il futuro.