La visione animal-ambientalista
Ci si aggrappa davvero a tutto per contestare la riforma sulla caccia attualmente in discussione. Lo sa bene la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) che ha deciso di unire nello stesso discorso le modifiche da apportare alla Legge 157 del 1992 e la recentissima scelta del Governo di far diventare San Francesco festa nazionale. Con una petizione ad hoc, l’associazione si è chiesta infatti se sia possibile celebrare il santo di Assisi e allo stesso tempo aumentare il numero di animali da cacciare. Sì, perché nella visione animal-ambientalista la riforma viene descritta sempre in questa maniera, un’estensione spropositata dell’attuale attività venatoria.
L’appello alla Meloni
La LIPU si è rivolta direttamente alla premier Giorgia Meloni: “È un suo dovere fermare il peggior disegno di legge della storia recente italiana in tema di natura. Se approvato sarebbe uno sterminio, come negli anni Sessanta, quando si cacciava in primavera, si catturavano senza sosta piccoli uccelli e pochissime regole regolavano l’attività venatoria“.
Il riferimento ai volatili
La petizione è stata intitolata “@Gioegia Meloni ferma caccia selvaggia!” e presenta questa sottolineatura: “Non si può celebrare San Francesco, che era consapevole, già secoli fa, di quanto gli uccelli siano preziosi, e al tempo stesso favorire atti che abbatteranno, cattureranno, uccideranno gli uccelli migratori. È irresponsabile e ingiusto“.