Un passaggio determinante
La recente adozione del nuovo Piano Faunistico Venatorio – da parte del Consiglio Regionale toscano – rappresenta un passaggio determinante su cui la nostra Associazione si sta impegnando da tempo, e che colma ritardi ormai divenuti ingiustificabili, su un atto di pianificazione essenziale per la gestione faunistico ambientale. Un passo in avanti che in attesa della definitiva approvazione del Consiglio Regionale – ormai rimandata alla prossima legislatura – non è destinato a produrre effetti immediati per le attività faunistico venatorie nel breve periodo e che non può essere ancora considerato esaustivo né definitivo. Occorrerà adesso ragionare, nei tempi previsti, nel merito delle problematiche che emergeranno dall’esame del testo, per migliorare la qualità dei contenuti e le strategie che dovranno essere applicate nei prossimi anni.
Letture politiche
Per queste ragioni, abbiamo ritenuto opportuno evitare commenti propagandistici o toni trionfalistici, preferendo un approccio prudente su aspetti che necessitano ancora approfondimenti e che, in alcuni casi, potranno richiedere correzioni nel prosieguo dell’iter consiliare, e durante la fase di raccolta delle ulteriori osservazioni previste nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione. Federcaccia Toscana-UCT non farà venire meno il suo ulteriore contributo per superare le criticità emerse o che emergeranno. Purtroppo, alcune dichiarazioni di questi giorni – anche autorevoli – ci costringono a dover rimarcare la nostra posizione rispetto al tentativo di forzare letture politiche sul problema del delicato rapporto tra fauna selvatica e produzioni agricole.
Presenza di ungulati
Il messaggio che si vorrebbe far passare è quello di dichiarare “incompatibile” la presenza di ungulati o più in generale dell’intera fauna selvatica, con l’attività di impresa agricola non solo professionale. Un concetto in assoluto non praticabile quanto estremo anche dal punto di vista naturalistico e ambientale. Ricordiamo infatti, che a meno che non avvengano stravolgimenti costituzionali e legislativi profondi – anche a livello comunitario – la fauna rappresenta un bene pubblico, quindi della collettività, e dunque un valore universale da preservare e in taluni casi da gestire, nel giusto rapporto tra la sua conservazione e le attività umane. A nostro parere, dunque, il vero cuore del problema sarà quello di garantire, anche attraverso gli strumenti di programmazione regionale, una corretta gestione delle popolazioni selvatiche, da considerare non come una calamità, ma come una risorsa da conservare e gestire nell’interesse generale e per le future generazioni, riaffermando il principio generale dell’Art. 9 della Costituzione. Il vero sforzo da compiere sarà pertanto quello di innalzare il livello e gli strumenti della gestione e della prevenzione a tutela delle produzioni agricole, senza però perdere mai di vista il valore generale della risorsa.
L’aspetto dei danni
La qualità del nuovo PFVR si determinerà su un nuovo paradigma che consegna agli agricoltori, ai cacciatori, ma anche al mondo ambientalista non fondamentalista, la scommessa sulla produzione di biodiversità e di un sistema produttivo in armonia con i pesanti cambiamenti ambientali e climatici che stiamo registrando. La fauna è parte di questo sistema integrato e non può certo essere rappresenta come elemento dannoso o invasivo in senso generale. Ricordiamo infine, che per quanto riguarda l’aspetto dei danni – grazie all’impegno profuso da anni dal sistema degli ATC – siamo ormai giunti ad un livello pressoché fisiologico, nonostante la Toscana rappresenti una delle regioni più interessate da una agricoltura di qualità e di produzioni di eccellenza. Il nostro auspicio è dunque quello di tornare tutti con i piedi per terra, misurarsi con senso di responsabilità e lungimiranza sui singoli contenuti del documento, nella ricerca di un risultato condiviso – anche con il mondo agricolo regionale – evitando eccessi ed estremizzazioni su un argomento che per natura ha a che fare con dinamiche complesse (Ufficio stampa Federcaccia Toscana-UCT).