Territorio provinciale
Si è svolto ieri nella sede alla Stanga della Provincia di Padova un incontro tecnico con l’obiettivo di approfondire la questione del controllo della specie nutria sul territorio provinciale. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi sindaci del territorio padovano collegati anche in modalità da remoto, rappresentanti dei Comandi e Servizi di Polizia Locale, amministratori della Provincia, il Servizio Veterinario ULSS 6 Euganea, i Consorzi di bonifica (Brenta, Acque Risorgive, Bacchiglione, Adige Euganeo), le associazioni agricole ed economiche e gli Ambiti territoriali di Caccia. Al tavolo tecnico, Eleonora Mosco, consigliere della Provincia di Padova con delega a Polizia Provinciale; Cristiano Corazzari, assessore della Regione del Veneto a Caccia e Pesca; i funzionari regionali della Direzione Dipartimento Agricoltura e Foreste Agroambiente, Programmazione e Gestione Ittica e faunistico venatoria e territoriale di Padova e il servizio di Polizia della Provincia di Padova.
Convenzione a carattere sperimentale
Durante l’incontro, sono stati approfonditi i contenuti del vigente Piano regionale di controllo della nutria e le azioni attivate per contenerne la presenza: particolare attenzione è stata posta proprio al nuovo strumento regionale che si prefigge di incentivare il controllo e l’eradicazione della specie. Si tratta di una convenzione a carattere sperimentale, sottoscritta tra la Regione del Veneto e i Consorzi di Bonifica (scadenza al 31 dicembre 2025). Il nuovo strumento del Piano regionale di controllo della nutria, individua i Consorzi di bonifica per le competenze dirette sulla manutenzione dei manufatti arginali e la sorveglianza dei bacini idrici particolarmente interessati dalla presenza del castoride che vive e dimora in prossimità dei corsi d’acqua.
I prossimi mesi
La Provincia di Padova, tramite il Servizio di Polizia Provinciale, coordina il personale volontario, opportunamente formato e autorizzato dalla Regione del Veneto, che opera per il contenimento delle nutrie. Si contano circa 300 operatori autorizzati che agiscono sul territorio agrosilvo-pastorale (ambito rurale e non urbanizzato) della Provincia. Nel primo semestre di quest’anno sono stati rimossi 1.500 capi, prevalentemente attraverso la cattura con apposite gabbie. La Convenzione Regione del Veneto/Consorzi prevede uno stanziamento da parte dell’Amministrazione regionale di 500 mila euro ripartiti tra i Consorzi di tutte le Province del Veneto.