Terza video-intervista
Nel terzo appuntamento del format di interviste sul DDL 1552, Fondazione UNA ha posto alcune domande all’onorevole Francesco Bruzzone, membro della XIII Commissione Agricoltura e rappresentante della Lega – Salvini Premier. Con le sue risposte, anche l’onorevole chiarisce alcuni dei punti più discussi del DDL caccia, in discussione attualmente in Senato.
Cacciatori italiani e cacciatori europei
Questo il suo punto di vista: “La legge è vecchia, anziana, dal 1992 a oggi è cambiato l’ambiente naturale, di conseguenza è cambiata anche la presenza della fauna selvatica nel nostro territorio. Da migliorare è l’inserimento della legge italiana sulla caccia nell’ambito del quadro europeo, in particolare i paesi del bacino del Mediterraneo. Oggi la caccia in Italia è regolamentata in modo molto diverso rispetto a quei paesi: è necessario dare ai cacciatori quella certezza del diritto che oggi non hanno“.
Equilibrio faunistico
Importanti sottolineature anche per il ruolo del cacciatore: “La biodiversità e l’ambiente abbandonati – la parcomania lo ha dimostrato – vanno verso il degrado. C’è bisogno dell’intervento giudizioso dell’uomo, i cacciatori garantiscono il mantenimento dell’equilibrio faunistico“.




































