La vicenda giudiziaria
Come ricordavano i nostri antenati, pensar spesso ad una cosa è la miglior medicina per la memoria. Evidentemente un uomo residente in provincia di Frosinone non ha pensato troppo intensamente alle chiavi dell’armadio blindato in cui custodiva le proprie armi, altrimenti non ci sarebbe stata la vicenda giudiziaria che l’ha riguardato da vicino. Il caso è appunto quello di un cittadino di Paliano che, durante un breve soggiorno a Milano, non ha portato con sé le già citate chiavi.
Questura e TAR a confronto
In sua assenza, il figlio minorenne è riuscito ad aprire l’armadio, prendere una pistola e portarla in un luogo pubblico insieme a un amico. Tanto è bastato per revocare la licenza di caccia, decisione adottata dal Questore nel 2016. L’uomo si è quindi rivolto al TAR del Lazio per riottenere il porto di fucile, ma anche i giudici amministrativi l’hanno pensata allo stesso modo.
Obbligo di custodia
In base alla sentenza resa pubblica lo scorso 3 ottobre, le intenzioni non contano e non ha importanza nemmeno il fatto che l’armadio blindato fosse stato chiuso con una combinazione. Il figlio è stato infatti capace di aprire ugualmente la serratura, prima che accadesse la vicenda dai contorni penali. Aver lasciato le chiavi nella casa di Paliano ha fatto venire meno qualsiasi presupposto relativo all’obbligo di custodia.