Istanza formale
A seguito dell’emanazione dell’Ordinanza n. 4 da parte della struttura Commissariale per l’emergenza PSA, Federcaccia Calabria ha nell’immediatezza, avanzato formale istanza, indirizzata alla Regione, all’attenzione dei dipartimenti competenti (Dip. Agricoltura e Risorse Agroalimentari e Dip. Tutela della Salute e servizi socio sanitari), con la quale è stata formulata motivata richiesta di procedere alla richiesta urgente al Commissario nazionale per l’Emergenza PSA per il rilascio dell’autorizzazione in deroga per l’attività venatoria al cinghiale (in braccata e in selezione) nella parte di territorio metropolitano di Reggio Calabria attualmente classificato in zona di restrizione 1, comprendente 20 comuni. Quanto sopra in virtù dell’Ordinanza Commissariale (n. 4 – 2025), che prevede la possibilità e facoltà della concessione di deroghe in capo alla stessa Struttura Commissariale “… sentito il GOE sulla base della disponibilità dei dati di sorveglianza e della valutazione della situazione epidemiologica…”;
Riduzione del rischio
A suffragare la richiesta formulata, una serie di elementi e condizioni come ad esempio i risultati della medesima attività svolta nel corso della stagione precedente che, nel pieno rispetto dei prescritti standard di biosicurezza, hanno consentito di raggiungere anche e soprattutto grazie all’attività venatoria, i target fissati per il depopolamento. Inoltre le azioni già condotte da tutti i cacciatori/bioregolatori operanti con le squadre di braccata e con attività di selecontrollo, hanno contribuito in modo decisivo alla riduzione del rischio, permettendo la riclassificazione del territorio soggetto a restrizione; di conseguenza sono transitati in zona indenne ben 35 Comuni il cui territorio fino al 29 Aprile 2025 era classificato in Zona 1, mentre ben 11 Comuni sono transitati dalla zona di restrizione 2 alla Zona 1 (giusto Regolamento UE 2025/862 del 30 Aprile 2025). Ad oggi sono 20 i comuni in zona di restrizione 1 e 42 quelli ancora in zona di restrizione 2.
L’ultima carcassa infetta
Altro fattore fondamentale per corroborare la richiesta è che tutti i prelievi effettuati sui capi di cinghiale abbattuti in Zona 1 durante la stagione venatoria 2024/25 e soprattutto durante la fase dell’attività di depopolamento in regime di controllo faunistico in applicazione del DCA 33/2024 (Piano di Eradicazione della PSA in Calabria) durante l’anno 2025, in Zona 2, hanno dato esito negativo alla PSA, come anche le attività di sorveglianza passiva svolte durante questi ultimi mesi con l’ausilio dei cani molecolari. Ulteriore rilevante circostanza è che l’ultima carcassa infetta da PSA nel territorio soggetto a restrizione 2 risale al 14 Novembre del 2023 ed è stata rinvenuta ad una distanza di oltre 30 Km dal confine con la zona 1, e fra le 2 zone sussistono diverse barriere fisiche e naturali.
Caccia in braccata
Federcaccia evidenzia come resti esiziale la concessione della deroga ai fini del raggiungimento dell’obiettivo prefissato dal comma 1 dell’art. 4 della medesima Ordinanza 4, “mirare ad abbattere il 150% dei cinghiali abbattuti negli anni precedenti”, proposito raggiungibile solo attivando l’attività venatoria in braccata, oltre alla attività di selecontrollo, cosi come già avvenuto con risultati significativi nella precedente stagione 2024/2025; inoltre l’attività venatoria e di conseguenza la riduzione numerica dei cinghiali presenti, è fondamentale per ridurre i danni alle produzioni agricole che risultano purtroppo in aumento rispetto agli anni precedenti. Considerando l’imminenza dell’apertura della stagione venatoria alla specie “Cinghiale” (da calendario 2 ottobre 2025) e a oggi non risultando alcuna comunicazione ufficiale al riguardo, Federcaccia esprime preoccupazione e sollecita ulteriormente con urgenza i Dipartimenti competenti, al compimento delle rispettive attività, in modo da poter consentire agli ATC competenti l’organizzazione delle attività, per dare luogo all’esercizio dalla prima giornata consentita.
Attività economiche e sociali
Federcaccia Calabria inoltre sollecita i Dipartimenti della Regione, Sanità e Agricoltura, per quanto di loro competenza di voler disporre ogni ulteriore attività necessaria finalizzata per coadiuvare e fornire dati ed elementi alle autorità sovraordinate, al fine di un provvedimento formale per la cessazione dello stato di emergenza PSA, affinchè la Calabria esca definitivamente dalle restrizioni, che hanno limitato notevolmente una moltitudine di attività economiche e sociali, tra le quali quella venatoria. Si riconferma come sempre piena disponibilità a collaborare, restando a disposizione delle Istituzioni per qualsiasi necessità. (Ufficio Stampa Federcaccia Calabria)