Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
L’allentamento delle restrizioni legate alla peste suina africana in Lombardia e Piemonte ha fatto tirare un sospiro di sollievo in Italia, ma si può essere davvero tranquilli? L’ultimo bollettino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta non ha fatto emergere criticità preoccupanti, ma i rischi sono purtroppo dietro l’angolo. E i rischi in questo momento si chiamano Croazia e Slovenia.
Il focolaio croato
I due paesi balcanici, così vicini al nostro paese, sono alle prese con focolai poco rassicuranti, dato che i numeri sono piuttosto eloquenti. In Croazia, ad esempio, la malattia è stata riscontrata in un allevamento di ben 10mila suini: gli esemplari andranno abbattuti, ma non è chiaro quanto il virus si sia espanso nel frattempo.
Cosa sta accadendo in Slovenia
Per quel che riguarda la Slovenia, le autorità si sono limitati a ricordare il rispetto delle misure di biosicurezza agli allevatori, mentre i cacciatori sono stati invitati a prestare la massima attenzione. In poche parole, due nazioni che sorgono a pochi chilometri dall’Italia con casistiche del genere dovrebbero spingere alla massima cautela possibile.