Novità in Gazzetta
Nel corso della giornata di lunedì 4 agosto 2025 è stato pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’ordinanza del commissario straordinario alla Peste Suina Africana numero 4. Si tratta delle “Misure di eradicazione e sorveglianza della peste suina africana. Zona di riduzione della densità di cinghiale e modifiche all’ordinanza commissariale n. 3/2025”.
Articolo 1
Nel dettaglio, questo è l’articolo 1 (Zona di riduzione della densità del cinghiale)
1. Ad eccezione delle porzioni di territorio in restrizione ai sensi del regolamento (UE) 2023/504, nelle unita’ di gestione (UDG) e, laddove non sono presenti UDG, nei comuni che ricadono nella zona di riduzione della densità del cinghiale di cui all’art. 5 dell’ordinanza commissariale n. 3/2025, in deroga all’art. 18 della legge n. 157/1992 è autorizzata la caccia al cinghiale in tutte le sue forme dal 1° settembre 2025 al 1° febbraio 2026. Le UDG e i comuni di cui al presente comma sono riportati nell’allegato 1 alla presente ordinanza. Le regioni e le province autonome comunicano al Commissario straordinario eventuali
modifiche delle suddette zone entro il 25 agosto 2025.
2. Le regioni e le provincie autonome possono concordare con il Commissario straordinario specifiche modalità di applicazione di quanto previsto al comma 1 sulla base di particolari esigenze o caratteristiche territoriali.
Articolo 2: Target di abbattimento
1. Le regioni e le province autonome i cui territori ricadono nella zona di riduzione della densità del cinghiale individuano per ciascuna UDG di cui all’allegato 1 i target di abbattimento che devono corrispondere ad almeno il 150% degli abbattimenti effettuati nella stagione venatoria precedente. Laddove la zonizzazione corrisponde ai confini amministrativi dei comuni e nelle aree protette il target di depopolamento corrisponde ad una densità obiettivo zero.
2. I target di abbattimento possono essere raggiunti anche attraverso il controllo faunistico ai sensi della legge n. 157/1992.
3. Le regioni e le province autonome comunicano al Commissario straordinario i target di abbattimento individuati per ciascun territorio entro il 25 agosto 2025.
Articolo 3: Campionamento
1. Tenuto conto che la zona di riduzione della densità non ricade nelle zone di restrizione le modalità operative descritte nell’allegato I dell’ordinanza n. 3/2025 non sono obbligatorie. Tuttavia i capi abbattuti devono essere testati per la PSA e Trichinella spp. e le relative carcasse, le carni, i sottoprodotti e\o qualunque parte di suidi selvatici abbattuti devono essere tracciati fino all’esito dei test.
2. L’autorità competente locale può autorizzare cacciatori formati dalla stessa ad effettuare i campionamenti previa applicazione di una procedura di campionamento e di consegna dei campioni nel rispetto della tracciabilità degli stessi, dell’alimentazione dei sistemi informativi veterinari e rintracciabilità delle carni.
3. I campionamenti e i relativi risultati devono essere registrati nel sistema informativo SINVSA attraverso la compilazione delle relative schede di campionamento oppure attraverso le modalità indicate nella nota DGSAF prot. n. 10443 del 19 marzo 2024.
Articolo 4: Modifica ordinanza n. 3/2025
Il comma 2 dell’art. 4 dell’ordinanza n. 3/2025 è sostituito dal seguente: «2. Nelle zone soggette a restrizione I di cui al regolamento di esecuzione 2023/594, non ricadenti nella Zona CEV, è vietata l’attività venatoria nei confronti della specie cinghiale. Eventuali deroghe potranno essere concesse dal Commissario straordinario sentito il GOE sulla base della disponibilità dei dati di sorveglianza e della valutazione della situazione epidemiologica. Il
depopolamento in tale zona deve mirare ad abbattere il 150% dei cinghiali abbattuti negli anni precedenti. Sono autorizzate le forme di controllo faunistico del cinghiale che prevedono l’utilizzo di trappole, il tiro selettivo, inclusa la cerca con veicolo, girata con un massimo di 3 cani e 15 persone. Altre forme di controllo potranno essere autorizzate dal Commissario straordinario sentito il GOE sulla base della disponibilità dei dati di sorveglianza e della valutazione della situazione epidemiologica.