La decisione dell’UE
Con il Regolamento di esecuzione (UE) 2025/2189 della Commissione Europea, del 23 ottobre 2025, la Regione Calabria è stata rimossa dall’allegato I del Regolamento UE 2023/594, ponendo fine alla classificazione come zona soggetta a restrizioni per la peste suina africana. Questa decisione arriva a seguito delle informazioni e giustificazioni fornite dall’Italia e dei risultati positivi ottenuti dalle misure di controllo e sorveglianza applicate sul territorio.
Nessun focolaio nell’ultimo anno
Negli ultimi dodici mesi, infatti, non sono stati registrati focolai né nei suini domestici né in quelli selvatici. Un sincero ringraziamento a tutti gli operatori, ai Dipartimenti della Regione Calabria Sanità e Agricoltura, ai servizi Veterinari, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ma soprattutto agli instancabili cacciatori che con autentico spirito di servizio, mettendo a disposizione il loro operato, hanno contribuito a monitorare la fauna selvatica e supportato le operazioni di controllo e depopolamento faunistico sul territorio, azioni fondamentali senza cui non si sarebbe potuto raggiungere questo straordinario risultato.
Caccia al cinghiale
Un passo importante per la salute animale, per il comparto suinicolo locale e per la ripresa a pieno regime di uno dei settori trainanti del comparto agro/alimentare calabrese. Da giovedì 30 ottobre potrà ufficialmente riprendere l’attività venatoria al cinghiale nei comuni che fino a qualche giorno fa erano classificati in zona di restrizione 1 e 2 e che da oggi, dopo oltre due anni e mezzo, sono tornati in zona indenne.



































