Le abbondanti nevicate di queste ultime settimane hanno spinto molti animali selvatici, soprattutto cervi e caprioli, a quote più basse ed anche a spostarsi lungo i versanti più esposti al sole o addirittura ad abbandonare il proprio habitat d’elezione, la foresta, per raggiungere i fondovalle, avvicinandosi ai centri abitati. In tutti questi ambienti il manto nevoso è meno profondo e tende a sciogliersi prima, quindi gli animali trovano più facilmente le necessarie fonti di nutrimento senza dover percorrere lunghi tragitti. Il reperimento di cibo non esaurisce i bisogni di questi ungulati, come del resto quelli della restante fauna, che necessita anche di luoghi tranquilli soprattutto durante la stagione invernale.
Per questi motivi l’Ufficio faunistico della Provincia autonoma di Trento raccomanda di mantenere le distanze con gli animali anche quando sono loro stessi ad avvicinarsi alle zone antropizzate, per non spaventarli o costringerli a fughe o spostamenti che possono portarli ad un inutile dispendio di energia. Inoltre, pensare di aiutare gli animali con la distribuzione di cibo può avere effetti più negativi che positivi. Infatti, oltre a eludere il fondamentale meccanismo della selezione naturale, può nuocere alla salute della fauna, o perfino condurre gli animali a morte, poiché il cibo offerto è sicuramente diverso da quello reperibile in natura e adatto alla stagione invernale. Un eventuale foraggiamento induce poi all’eccessiva aggregazione degli individui, con il rischio di una maggior diffusione di malattie e una maggior efficacia nell’azione dei predatori.
Se poi il cibo è reso disponibile nei pressi delle zone antropizzate aumenta anche il rischio di impatti con il traffico stradale. Per chi frequenta i boschi o le zone di alta montagna il consiglio è quello di restare lungo i sentieri e le piste già tracciate, perché gli animali sono in grado di adattarsi ad una presenza regolare dell’uomo, che in questo caso non percepiscono come una minaccia, mentre se sono colti di sorpresa sono indotti alla fuga, con le conseguenze sopra accennate. Le condizioni invernali, anche quando siano particolarmente rigide, rientrano nei fattori naturali di regolazione delle popolazioni selvatiche e quindi, in definitiva, l’approccio migliore dell’uomo alla tutela della fauna è quello di rispettarne i ritmi naturali, che vengono seguiti dagli animali anche nelle condizioni più estreme, evitando dunque di creare situazioni di perturbazione e di disturbo.
Giornalista. Nato a Roma nel 1982. Tante passioni, tra cui quella per l'ambiente, il territorio e la ruralità, maturata grazie alle vacanze nell'Appennino Umbro-Marchigiano e ai racconti dei cacciatori del posto. Ha dedicato parte dei suoi studi all'agricoltura e all'economia "green".
La seconda video-intervista Dopo il Presidente di Federcaccia Massimo Buconi, il secondo ospite delle interviste realizzate da Fondazione UNA in merito al DDL 1252 (ddl caccia) è l’onorevole Stefano Vaccari, membro della XIII Commissione Agricoltura e rappresentante del Partito Democratico....
Prevenzione degli illeciti Via libera allo schema di Regolamento che stabilisce nuove disposizioni per il funzionamento del Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia. Si tratta della struttura organizzativa regionale preposta al controllo e alla prevenzione di illeciti in materia...
Formazione di alta qualità Sergio Berlato e Giulia Sottoriva, candidati al Consiglio Regionale del Veneto per Fratelli d’Italia, oltre che volti di riferimento di ACR (Associazione per la Cultura Rurale) e CONFAVI, annunciano una proposta significativa per la sicurezza dei...
Il nuovo bando da approvare I trasferimenti alle polizie provinciali per potenziare le attività di controllo della diffusione del virus della peste suina africana, in particolare riguardo al depopolamento dei cinghiali, saliranno a 1,8 milioni nel 2026. Inoltre, a breve...
Piano Faunistico Venatorio 2022-2027 Sul Bur numero 151 dell'11 novembre 2025 della Regione Veneto è stata pubblicata la Deliberazione della Giunta Regionale 1352 del 28 ottobre 2025 “Sostituzioni nei Comitati Direttivi di Ambiti Territoriali di Caccia e dei Comprensori Alpini...
Una protesta veemente Vibrante protesta e richiesta ufficiale di rettifica in merito al servizio del TG1 del 10 novembre 2025 delle ore 20:00 - Distorsione e diffamazione dell'attività venatoria. È questo l'oggetto della nota con cui l'associazione Caccia Pesca Ambiente...
Ultimi avvistamenti Gli ultimi avvistamenti di cinghiali all’interno dei centri abitati, come accaduto a Termoli e Campobasso solo per citare i casi più recenti, riporta prepotentemente d’attualità un problema, mai scomparso, che ormai interessa non più solo l’agricoltura ma l’intera...
"Niente giustifica la caccia" Nonostante le domande siano state raccolte dallo stesso Pier Giovanni Capellino, e così come raccolte poi glissate, Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente – continua a non ricevere risposte dall’azienda produttrice di petfood che ha lanciato...
Eradicazione della peste suina Il Parco Naturale dei Monti Aurunci informa che, con Determinazione R.G. n. 500 del 7 novembre 2025, è stato approvato l'Avviso Pubblico per l'indizione del corso di formazione per coadiutori ai piani di controllo del cinghiale....
Il ricorso al TAR È una sentenza destinata a far discutere (come molte altre d'altronde) quella pronunciata lo scorso mese di ottobre dai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Un uomo ha infatti presentato ricorso dopo la revoca della...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy