Grande soddisfazione
“È con estrema soddisfazione che accolgo la notizia della valutazione positiva espressa dagli ispettori UE sulla gestione dell’emergenza in Emilia Romagna, che segue quella analoga di qualche settimana fa relativa alla Lombardia. È evidente che le politiche applicate dal Commissario straordinario Filippini sviluppate di concerto con le linee ministeriali vanno nella giusta direzione. Come ho avuto modo di dire a lui e al Sottosegretario La Pietra nell’incontro di qualche settimana fa a Massa i cacciatori non si sono mai tirati indietro e il loro impegno al fianco delle Istituzioni sul fronte del contrasto alla malattia è sempre stato massimo, anche a costo di sacrifici e limitazioni che non hanno toccato altre categorie e che auspico possano essere superate senza mettere a rischio l’obbiettivo finale, ovvero l’eradicazione della PSA dal nostro territorio. Sono grato alla Regione Emilia Romagna per aver sottolineato il livello di consapevolezza sul problema dei cacciatori e il loro contributo al raggiungimento di questo risultato così importante per tutto il Paese”.
Strategia più chiara
Così ha commentato il Presidente Nazionale di Federcaccia Massimo Buconi la notizia data dalla Regione Emilia Romagna dei risultati dell’audit svolto dagli ispettori della commissione della Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza alimentare dell’Unione Europea, relativamente alla gestione della Peste suina africana (PSA) in Italia che hanno toccato prima la Lombardia (18-22 settembre) e poi l’Emilia-Romagna (22-25 settembre). L’esito dell’audit che si è chiuso il 26 settembre scorso – si legge nel comunicato della Regione – “ha evidenziato, grazie al coordinamento della nuova Struttura commissariale, una strategia di controllo nazionale della malattia decisamente più chiara e definita rispetto agli accertamenti eseguiti nel corso del precedente audit del 2023”.
Tracciabilità delle carni
“Gli ispettori – prosegue il comunicato – hanno apprezzato il livello di coordinamento, la consapevolezza dei cacciatori nel rispetto delle ordinanze, e il sistema attuato per la tracciabilità delle carni: un risultato che testimonia l’impegno e la responsabilità diffusa lungo tutta la filiera”.