Le parole del ministro
“Il ritorno all’operatività degli allevamenti suinicoli lombardi e piemontesi è la dimostrazione che il lavoro fatto dal ministero dell’Agricoltura e dal ministero della Salute, insieme alla struttura commissariale, porta a buoni risultati. L’Italia è una nazione esportatrice e la rimozione dei vincoli da parte dell’Ue dà buone prospettive alla nostra industria agroalimentare. Siamo al fianco dell’Italia che produce e questo risultato lo dimostra. Complimenti per il lavoro svolto al commissario Giovanni Filippini e al sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato”, commenta coì il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, la decisione da parte della UE che ha deciso di non comprendere gli allevamenti situati in Lombardia e Piemonte nella lista dei territori che compongono la zona 3 e che delimita l’area di infezione del suino domestico.
Ritorno alla normalità
Con questa decisione le aziende che operano nel settore suinicolo potranno tornare sia alla produzione che all’esportazione dei loro prodotti. Fino a oggi, le aziende situate soprattutto nelle provincie di Lodi, Pavia e Novara avevano scarsissima operatività produttiva e commerciale.
I progressi territoriali
Questa scelta è stata compiuta in data odierna dal Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (PAFF) con voto favorevole unanime dopo che il ministero della Salute aveva presentato formale istanza alla Dg Sante della commissione Ue per valutare i progressi registrati nei territori per delimitare ed eradicare la Peste suina africana. (Fonte MASAF)