La stagione venatoria 2025/2026 in Puglia si apre all’insegna di un cambio di passo concreto e condiviso. Grazie all’intenso lavoro sinergico condotto da Ambiente Bene Comune (AB) e Coldiretti Puglia, la Regione ha recepito integralmente tutte le proposte avanzate dalle due organizzazioni, introducendo misure attese da anni dai cacciatori e dagli operatori del settore agro-faunistico.
Tecnologie evolute nella selezione al cinghiale: finalmente si cambia
Una delle novità più rilevanti riguarda la caccia di selezione al cinghiale, per la quale sarà finalmente consentito l’utilizzo di ottiche digitali e visori termici. Nel dettaglio, a partire dal 1° ottobre 2025 fino al 31 gennaio 2026, sarà autorizzato l’impiego di strumenti di puntamento dotati di:
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Imaging termico
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Infrarossi attivi
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Intensificatori di luce residua
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Telemetri laser integrati
Si tratta di un adeguamento alla normativa nazionale – in particolare all’articolo 19-ter della legge 157/1992 – che pone anche la Puglia in linea con il Piano straordinario per il contenimento della fauna selvatica, garantendo una gestione più selettiva, precisa e sicura del cinghiale.
Giornate di caccia e norme sul rastrello
Il nuovo calendario venatorio regionale fissa le giornate di caccia in tre giorni settimanali: mercoledì, sabato e domenica. Inoltre, nel periodo compreso tra il 21 settembre 2025 e il 31 gennaio 2026, sarà vietata la caccia in forma di rastrello in più di tre persone. Negli uliveti, il limite scende a due partecipanti, misura necessaria per tutelare la sicurezza e l’ambiente agricolo.
Storni: prelievo in deroga esteso all’intera regione
Un’altra richiesta accolta è l’ampliamento del prelievo in deroga degli storni. Dal 1° novembre 2025 al 31 gennaio 2026, sarà infatti possibile cacciare lo storno su tutto il territorio regionale, superando così i precedenti vincoli territoriali che ne limitavano l’abbattimento a zone ristrette come la piana olivetata tra Bari e Brindisi e la fascia pedegarganica del Foggiano.
Questa decisione – fortemente sostenuta da Coldiretti – si inserisce nella logica di tutela delle colture agricole pugliesi, sempre più danneggiate dalle grandi concentrazioni di storni in periodo invernale.
Un risultato ottenuto con metodo e dialogo
Le innovazioni introdotte per la stagione venatoria 2025/2026 rappresentano un successo tangibile per il mondo venatorio pugliese. Il merito va ad un confronto costante e tecnico portato avanti da AB e Coldiretti, che hanno saputo portare in Regione proposte concrete e normative compatibili, finalmente accolte in modo integrale. È un segnale chiaro: quando il mondo venatorio dialoga con l’agricoltura, i risultati non tardano ad arrivare.