Nessun beneficio per la natura
Oggi il Parlamento europeo, riunito in Plenaria a Strasburgo, ha respinto la proposta della Commissione europea sul monitoraggio delle foreste. Una battaglia vinta dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, di cui Fratelli d’Italia fa parte all’Eurocamera. Tra i protagonisti, Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata di FdI/ECR, che già la scorsa settimana in Commissione per Ambiente e il Clima (ENVI), aveva bocciato la norma con il suo voto. “Oggi abbiamo fermato una forzatura burocratica che avrebbe solo aumentato costi, controlli e burocrazia, senza portare alcun beneficio reale alla natura. Non servono nuove regole, ma più fiducia in chi ogni giorno vive e lavora in un comparto fondamentale per l’economia italiana”, ha dichiarato Sberna.
Non esiste la “foresta europea”
Un voto che ha unito tutto il centrodestra europeo, come già accaduto su diversi dossier legati ad agricoltura e semplificazione per le imprese. “Centralizzare la gestione delle foreste avrebbe significato togliere competenze agli Stati membri e autonomia a chi opera concretamente sul campo. Non esiste una ‘foresta europea’: esistono le foreste italiane, francesi, tedesche, ognuna con le proprie specificità e necessità. Imporre standard unici a realtà così diverse è un errore che rischia di danneggiare tutti”, ha aggiunto.
I dati sulle risorse forestali
Sberna ha poi ribadito la preoccupazione per la possibile divulgazione dei dati sulle risorse forestali. “Ad essere insostenibili non sono le nostre aziende, ma la burocrazia. È impensabile che una norma per la tutela dell’ambiente porti alla desertificazione economica. Lavoriamo per un’Europa competitiva fuori dai suoi confini e davvero vicina alle imprese europee.”