Una grandissima vittoria
Il TAR Lombardia ha respinto i ricorsi del WWF contro l’autorizzazione del rinnovo di tre appostamenti fissi di caccia siti attorno al SIC Valpredina – Misma, in provincia di Bergamo, condannando il WWF a rifondere le spese legali ai tre cacciatori, al Parco delle Orobie Bergamasche e alla Regione Lombardia. Per il mondo venatorio bergamasco si tratta di una grandissima vittoria, la cui reale portata simbolica difficilmente può essere compresa fuori dalla terra orobica.
Assenza di incidenza rilevante
La battaglia legale era cominciata a fine gennaio 2024, quando il WWF aveva impugnato con ricorso straordinario al Capo dello Stato la Valutazione di Incidenza del Parco che nel settembre 2023 aveva respinto in effetti il parere negativo dell’Oasi WWF Valpredina-Misma, gestore del sito, con un parere motivato in ordine all’assenza di incidenza rilevante sul sito per i quattro appostamenti fissi di cui i titolari dovevano richiedere il rinnovo. Nella gestione della pratica di screening di incidenza Federcaccia Lombardia e Federcaccia Bergamo avevano messo a disposizione dei cacciatori la dott.ssa Labate per la predisposizione delle relazioni illustrative sulle condizioni di rischio e le relative valutazioni, fornendo tutti gli elementi utili per valutare l’effettiva mancanza di impatti significativi derivanti dal mantenimento degli appostamenti fissi. L’ufficio Legale di Federcaccia invece assisteva i cacciatori per la parte amministrativa della procedura.
L’iter nel dettaglio
Nei primi giorni di ottobre 2023 la Regione, visto il parere favorevole del Parco senza l’imposizione di nessuna restrizione, e ricorrendo tutti gli altri presupposti, aveva rinnovato le autorizzazioni. A fronte dei ricorsi Federcaccia metteva a disposizione dei cacciatori anche la difesa legale, affidata così dai cacciatori all’avv. Lorenzo Bertacchi, perché riteneva che oltre all’interesse specifico dei titolari si trattasse di una vera battaglia di principio per l’intero mondo venatorio. Resistevano in Giudizio anche il Parco delle Orobie e la Regione. I ricorsi venivano trasferiti al TAR Brescia, che a giugno 2024 respingeva la richiesta di sospensione del WWF. Pertanto anche la stagione venatoria 2024-2025 si svolgeva senza intoppi per i titolari dei tre appostamenti. Purtroppo uno dei 4 cacciatori, per quanto Federcaccia avesse messo a disposizione anche l’assistenza legale garantendone la copertura, aveva deciso di rinunciare all’appostamento e di non resistere in giudizio.
L’esito
I ricorsi venivano discussi a giugno 2025 e ora è arrivata la sentenza che respinge le richieste del WWF, già condannato a giugno 2024 al pagamento delle spese della fase cautelare e ora condannato alla rifusione delle spese liquidate dal TAR in favore dei tre cacciatori, del Parco e della Regione (per oltre 30.000 euro complessivi). Si tratta di una grande vittoria: fino a quando la competenza a rilasciare la VINCA per i rinnovi degli appostamenti era stata in potere del WWF, uno ad uno gli appostamenti siti entro i 1000 metri dal SIC Valpredina-Misma erano stati chiusi alla scadenza dell’autorizzazione, anche distanti centinaia e centinaia di metri dal SIC, tranne un paio siti a notevole distanza e rinnovati con pesanti restrizioni. Ora invece la competenza alla VINCA è del parco delle Orobie, un ente pubblico e non privato, che ha valutato obiettivamente le relazioni tecniche fornite dai cacciatori e a nulla sono serviti i ricorsi del WWF. Una grandissima soddisfazione per Federcaccia Lombardia e Bergamo, oltre che per i titolari degli appostamenti: l’associazione, con la struttura di cui si è dotata, ha potuto dare il massimo sostegno tecnico-scientifico e legale ai cacciatori per la valutazione di incidenza, il rinnovo e la difesa dei loro appostamenti storici, che sembravano ormai condannati a scomparire per sempre (Federcaccia Lombardia).