Ecco i primi quattro dei magnifici otto: tutti davvero interessanti, belli e possibili, in una vasta gamma di prezzo. Nel tempo li ho provati tutti, anche a lungo, e quindi posso fornirvi un parere quanto più realistico possibile.
Benelli Raffaello Ai black
È senz’altro il semiautomatico più aggiornato al mondo. Il Raffaello Ai Black rappresenta un’evoluzione sofisticata della celebre piattaforma Raffaello, nata nel 1987, integrando il sistema di canna e strozzatori Advanced Impact (Ai). Il profilo interno della canna ha una geometria speciale ed esclusiva, costituita da un cono di raccordo maggiorato che rimane costante in tutte le lunghezze di canna, seguito da un tratto cilindrico variabile a seconda della lunghezza della canna, che presenta un diametro tra 19,6 mm e 19,8 mm nel calibro 12 (che è naturalmente camerato 76, cioè magnum) e tra 16,7 mm e 16,9 mm nel calibro 20. L’ultimo tratto della canna A.I. comprende una sezione cilindrica in volata, deputata all’inserimento dello strozzatore, quest’ultimo altra grande novità del sistema. Per il calibro 12, infatti, più grande è lo strozzatore stesso, non solo per quanto riguarda il diametro: i modelli Raffaello caccia 12/76 sono equipaggiati con cinque strozzatori Advanced Impact System, 2 interni-esterni da 120 mm (*/**, cioè full e improved modified, i più “stretti”) manovrabili a mano, con marcatura dedicata e 3 interni da 100 mm di lunghezza (***/****/cyl, cioè modified, improved cylinder e cylinder). Si tratta di strozzatori predisposti per i pallini in acciaio, dalla modified alla cilindrica, così come la canna. Secondo le ricerche del dipartimento Esperienze Benelli, il sistema Ai evidenzia velocità fino a 20 m/sec maggiori rispetto a quella ottenibili con canne standard, indipendentemente dalla munizione utilizzata.

La maggior velocità comporta, di conseguenza, l’impatto avanzato che dà il nome al sistema: grazie alla scia più compatta e veloce, nonché a una rosata di pallini a bersaglio sempre più numerosa, un numero maggiore di pallini conserva l’energia necessaria a colpire il bersaglio con efficacia, a distanza maggiore. Un colpo sparato con canna Benelli Advanced Impact e pallini d’acciaio non soltanto più performante rispetto a uno sparato con canna standard e pallini d’acciaio, ma avvicina considerevolmente le prestazioni anche di una canna standard che spara pallini di piombo. La carcassa è in alluminio anodizzato nero opaco, la bindella è in fibra di carbonio. Il cuore del Raffaello Ai Black risiede nell’affidabile e collaudato sistema di funzionamento Benelli Inertia Driven. Questo sistema, distintivo del marchio, si basa sul principio dell’inerzia per azionare il ciclo di riarmo. Consente l’impiego senza regolazioni di un’ampia varietà di caricamenti ed è immune dall’accumulo di depositi interni di residui dello sparo.

Il corpo otturatore è stato successivamente perfezionato, nei materiali e nella tecnica e ora incorpora, tra gli altri, la tecnologia Easy Locking che migliorano ulteriormente l’affidabilità e la costanza di funzionamento, facilitando la fluidità della testina rotante a due alette. Il calcio in noce grado 2 finito ad olio, come l’astina, è equipaggiato del Progressive Comfort, sistema di riduzione di rinculo e rilevamento nascosto all’interno del calcio, che può essere modificato nella lunghezza da 365 ± 2 mm a 380 mm ± 2 mm con calciolo lungo o 350 mm ± 2 mm con calcio specifico. Anche la deviazione è variabile a destra e a sinistra. Il fucile con canna di 700 mm pesa circa 3.000 grammi, sono disponibili anche canne lunghe 610, 650 e 760 mm. Il prezzo è approssimativamente 3.000 euro. È effettivamente più costoso degli altri, ma è anche “prezioso” e modernissimo, con qualità tecniche innegabili e un’efficienza a tutta prova. Il calcio Progressive Comfort ha decisamente migliorato l’unica sua (piccola) pecca che risiede nella sensazione di rinculo data dal funzionamento inerziale.
Beretta A400 Upland
Il sistema d’arma A400 è stato presentato nel 2009, ma è poi stato in varie occasioni perfezionato e ammodernato. Una delle più recenti evoluzioni è il modello Upland che si rivolge proprio al tipo di caccia (di pianura) che abbiamo scelto di previlegiare in questa rassegna. Il sistema di presa di gas, denominato B-link, secondo Beretta è più veloce del 36% rispetto all’inerziale. Ha sempre cilindro e pistone a clessidra autopulenti grazie alla fascetta elastica godronata su quest’ultimo, con valvola compensatrice con molla. La godronatura della fascetta “gratta” via un po’ di residui carboniosi dal cilindro, ma non sostituisce una buona manutenzione… Nel cilindro di presa gas sono ricavati uno o più fori di spillamento, passanti nella canna. Il diametro dei fori di presa gas e il loro numero sono tarati in funzione della lunghezza della canna. Gli altri fori servono per l’espulsione dei gas attraverso la valvola parzializzatrice e dalla cuffia dell’astina. L’otturatore offre una chiusura geometrica con testina rotante.

La canna calibro 12 magnum, cioè con camera lunga 76 mm, è lunga 610 mm (disponibili anche 660 e 710 mm), forata a 18,6 mm (leggermente sovralesata, dunque), con 3 strozzatori intercambiabili Optimachoke Hp(*, ***, *****). Occorrono le solite cautele per sparare pallini in acciaio, cioè non utilizzare le strozzature più strette. È una Optima bore Hp, costruita cioè con tecnologia Steelium: acciaio trilegato (NiCrMo) Beretta, foratura profonda, martellatura a freddo, distensione delle canne sottovuoto. Il profilo interno, secondo geometria Optimabore, presenta due coni di raccordo lunghi, che migliorano la balistica interna dei pallini, in particolare quelli di acciaio.
La carcassa è in Ergal nichelata con incisioni a tema venatorio eseguite al laser, la bindella 6×6 è in fibra di carbonio, il tappo del serbatoio B-Lok consente un migliore controllo e una maggiore sicurezza. Il confortevole calciolo Extralight è realizzato in materiale espanso a iniezione, leggero e a bassa densità, resistente all’abrasione e agli agenti chimici e atmosferici. Il calcio può anche essere equipaggiato, in opzione, con il sistema Kick-off plus che impiega la tecnologia idraulica per ridurre il primo e secondo picco di rinculo e l’impennamento, grazie agli ammortizzatori interni al calcio ed evita inoltre il fastidioso lo scorrimento del nasello sulla guancia. La piega del calcio può essere variata da 50 a 65, destra e sinistra. Il peso complessivo è circa 3.000 grammi, con canna lunga 700 mm. Prezzo a partire da 2.400 euro, senza Kick-off plus. Sono disponibili versioni anche in calibro 20 e 28.

L’A400 Upland è un semiautomatico affidabile, come Beretta sa fare, e specializzato per la caccia in pianura. Ma, eventualmente con canna di 660 o 710, può rivelarsi perfetto per altri tipi di caccia, in particolare col l’ausilio del cane da ferma. Pare proprio poco sensibile all’impennamento e ben “tollerabile” nel rinculo anche senza Kick-off plus che si rivela più adatto nel caso si debbano sparare cariche forti oppure un gran numero di colpi.
Browning Maxus 2 Hunter
Il cuore del Browning Maxus 2 Hunter risiede nel suo sistema di funzionamento a presa di gas Power Drive, un sistema progettato per offrire un ciclo di riarmo affidabile e veloce con una vasta gamma di cartucce. Il principio di funzionamento si basa sul prelievo di una porzione dei gas di combustione attraverso due fori praticati nella canna. Pistone e valvola PowerDrive assicurano riduzione di impennamento e rinculo. La valvola regola la quantità di gas che agisce sul pistone in base alla pressione sviluppata dalla cartuccia. Il movimento del pistone aziona l’otturatore, determinando l’espulsione del bossolo spento e l’inserimento di una nuova cartuccia dalla camera di scoppio. La corsa più lunga del pistone contribuisce a un ciclo di riarmo più fluido e progressivo, riducendo le sollecitazioni meccaniche e migliorando l’affidabilità. Alcune parti del sistema a gas sono progettate per ridurre l’accumulo di residui di combustione.

Presentato nel 2009 con cameratura superamagnum (89 mm), il Maxus ha sobria carcassa nera in lega leggera e calcio in legno di noce grado 2 finito a olio. Il modello che prendiamo in esame ha cameratura magnum di 76 mm. Browning è stata la prima a proporre la canna Back-bored, cioè con il diametro dell’anima della canna sovralesato e il cono di raccordo allungato, per ottenere aumento della velocità, migliore penetrazione, migliore concentrazione dei pallini/riduzione del rinculo, anche con cariche in acciaio. I 5 strozzatori intercambiabili Invector plus interni sono stati studiati per ottenere la miglior rosata, in combinazione con la canna. Sono disponibili 3 lunghezze di canna: 660, 710 e 760 mm. Il design del Maxus 2 Hunter è ottimizzato per semplificare le operazioni di smontaggio e pulizia, facilitando la manutenzione ordinaria dell’arma. Presente il sistema di caricamento veloce Speed Load Plus che è peculiarità Browning: la prima cartuccia inserita viene automaticamente spinta in camera, eliminando la necessità di azionare manualmente la leva dell’otturatore.
La meccanica è solidissima: nessuno scuotimento, nessuno “sferragliamento”, tolleranze molto strette. Il calciolo Inflex Technology 2 (spesso 32 mm) è stato riprogettato per assorbire ancora più efficacemente l’energia del rinculo, allontanando la cresta del calcio dalla guancia del tiratore. Questo si traduce in un comfort di tiro superiore e in una riduzione significativa della sensazione di rinculo, specialmente con cartucce ad alta energia. Il calcio lungo 365 mm, ha pieghe al naso di 40 e al tallone di 55, adattabili con inserti. Non esistono al momento versioni in altri calibri, ma esiste invece una versione supermagnum. Il prezzo è 1.900 euro.

Il Browning Maxus 2 Hunter calibro 12 rappresenta un’evoluzione tecnica significativa nel segmento dei fucili semiautomatici da caccia. Ergonomico, anche se non è super snello come altri semiautomatici. L’ottimizzazione del sistema a presa di gas Power Drive, unita alle altre innovative soluzioni, offrono ai cacciatori un’arma performante, confortevole e affidabile. La combinazione di rapidità di tiro, riduzione del rinculo e facilità d’uso rende il Maxus 2 Hunter uno strumento versatile e apprezzabile per diverse discipline venatorie. Si può usare senza riguardo perché carcassa e legni sono robusti e rifiniti come si conviene, la meccanica fa il suo dovere come pochi.
Fabarm L4S Grey hunter
Il semiauto a recupero di gas Fabarm L4S Grey hunter è un calibro 12 magnum con carcassa in Ergal 55 di derivazione aeronautica, anodizzata con incisioni a soggetto venatorio. È un bel prodotto industriale. La parte anteriore della carcassa, quella più alta, presenta un foro in basso nel quale si inserisce stabilmente il serbatoio in lega leggera, sul quale è avvolta la molla di recupero, mentre le due aste di armamento del robusto insieme carrello-biella, tutto in acciaio cromato, vincolate all’otturatore, scorrono nelle nervature che sono veri e propri binari, predisposti all’interno della carcassa stessa: un sistema molto efficace, robusto e affidabile.

A circa metà della canna sono posti i due fori che spillano una parte dei gas di sparo, convogliandoli attraverso un cilindro a spingere il pistone Pulse con protezione allo zirconio che a sua volta spinge il carrello-biella. A fare attrito sulle pareti del cilindro di presa gas, al crescere della pressione, c’è un largo anello in elastomero nero. L’otturatore è equipaggiato con un tenone superiore oscillante che va in chiusura nella mortasa praticata sulla prolunga. Il tubo serbatoio L4S è corto e anche questo comporta che il fucile sia più compatto e più maneggevole (oltre che più leggero, circa 3.000 grammi).
La canna su questo modello può essere lunga 610, 660, 710 e 760 mm. È ricavata da un tubo di acciaio speciale lavorato con la tecnologia della foratura profonda. La geometria interna Tribore hp (hyperbolic profile) è recente evoluzione del noto sistema di sovralesatura interna Tribore brevettato da Fabarm nel 2000, specificamente studiato per ridurre lo stress da schiacciamento dei pallini con conseguente ottimizzazione della distribuzione della rosata, particolarmente studiato per l’impiego di pallini in acciaio. È una canna con un cono di raccordo extra lungo, una zona sovralesata a 18,8 o 18,7, un’area conica lunga 205 mm che riduce progressivamente il diametro a 18,4 (velocizzando i pallini) e un ultimo tratto cilindrico di 5 mm prima dello strozzatore. La canna monta i 5 speciali strozzatori Inner hp, a profilo iberbolico per armonizzarsi alla canna, lunghi 80 mm.

Anche questa versione del semiautomatico di Fabarm è sottoposto a prova forzata con una cartuccia che sviluppa 1.630 bar di pressione, in aggiunta e ben oltre i 1.370 previsti dalla cosiddetta prova superiore. Il Banco nazionale di prova ha dovuto approntare un certificato apposito, del tutto nuovo, consegnato con l’arma e approvare il punzone “Overpressure tested 1.630 bar”. C’è anche il giglio che sta a testimoniare che il fucile ha superato la prova per l’impiego di munizioni con pallini in acciaio. Il calcio è in legno di noce semi-lux finito a olio, lungo 365 mm con pieghe di 35 e 55 mm, variabili con inserti.
Il semiauto di Fabarm è un po’ voluminoso, ma anche robusto e comunque maneggevole e ben bilanciato. L’impugnatura è molto confortevole. Spara in modo confortante e conferma le capacità di Fabarm che di semiautomatici si intende parecchio, avendo cominciato a produrne alla fine degli anni Sessanta. Anche il prezzo è accattivante: circa 1.400 euro non sono davvero tanti per quello che offre.