Stanziamenti ad hoc
“Chiediamo al Parlamento di adottare adeguati emendamenti alla legge-quadro sulla valorizzazione della transumanza e della pastorizia, mettendo in agenda stanziamenti ad hoc al fine di garantire la sopravvivenza e lo sviluppo sostenibile di questa preziosa tradizione”. Così il presidente di Cia Belluno, Rio Levis, intervenuto ieri pomeriggio con il direttore di Cia Belluno, Fabrizio Bez, e il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini, all’audizione in Senato sui disegni di legge 1216 e 1329.
Vulnerabilità climatica
Il presidente della Commissione Agricoltura in Senato, Luca De Carlo, ha assicurato i presenti che terrà conto delle istanze avanzate. Nello specifico, “bisogna avviare una campagna di censimento delle malghe e delle superfici pascolive, raccogliendo informazioni precise su estensione, composizione floristica e vulnerabilità climatica. Questo permetterà di programmare dei corretti carichi animali e determinare canoni d’affitto congrui e trasparenti, basati su dati reali e aggiornati”. Sempre in tema di malghe, secondo Cia Belluno è strategico avviare un programma di recupero e riadattamento delle strutture stesse per adeguarle agli standard previsti dalla legge, garantendo, nel contempo, il rispetto delle tradizioni locali e l’efficienza delle pratiche agricole e zootecniche: “Il recupero consentirà pure di potenziare l’offerta di accoglienza e servizi nelle Terre Alte”.
Difesa delle greggi
Capitolo predazioni. Tra le proposte, “l’istituzione di un fondo che assicuri rimborsi rapidi e proporzionati ai danni subiti. In ogni caso, non è più procrastinabile un piano di gestione dei grandi predatori”. Non solo. Risulta fondamentale promuovere delle campagne di sensibilizzazione per informare correttamente sul ruolo dei cani da guardiania e sui comportamenti da adottare in loro presenza. Va chiarito una volta per tutte, precisa Levis, “che i cani preposti alla difesa delle greggi non possono essere muniti di museruola, pena il venir meno della loro efficacia nella protezione contro i predatori”.
Percorsi sicuri dotati di segnaletica
Per quanto riguarda la transumanza vera e propria, nonostante sia riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO, il suo valore ambientale e culturale non viene adeguatamente integrato nelle politiche di sviluppo rurale. Ecco perché “occorre integrarla nei programmi di sviluppo sostenibile quale strumento di tutela della biodiversità e contrasto all’abbandono rurale”. Vanno, inoltre, realizzati dei corridoi verdi riservati, ovvero percorsi sicuri dotati di segnaletica, punti di ristoro e assistenza veterinaria. Infine, “è necessario definire una legge-quadro nazionale che armonizzi le procedure autorizzative della transumanza, introducendo termini certi per il rilascio dei permessi e obblighi di coordinamento tra gli enti competenti, assicurando uniformità in tutto il Paese” (fonte: CIA).