La sentenza
Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa (T.R.G.A.) di Trento, con la sentenza n. 163 del 28 ottobre 2025, ha rigettato il ricorso presentato dalle associazioni animaliste contro il decreto della Provincia Autonoma di Trento che autorizzava la rimozione tramite abbattimento di un massimo di due esemplari di lupo (Canis lupus).
Il ruolo cruciale di ISPRA a supporto della decisione
La decisione del T.R.G.A. di rigettare il ricorso si è basata in gran parte sulla validità del parere tecnico espresso dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il Collegio ha riconosciuto che il provvedimento impugnato, e il presupposto parere di ISPRA, sono espressione di ampia discrezionalità amministrativa basata su valutazioni tecniche che non presentano aspetti di macroscopica irragionevolezza. L’ISPRA ha svolto un ruolo centrale nell’istruttoria 4fornendo il parere favorevole preventivo e motivando la sussistenza delle condizioni necessarie per l’abbattimento, come previsto dall’art. 16 della direttiva 92/43/CEE.
Due eventi di danno grave
L’ISPRA ha rilasciato il suo parere centrale l’1º settembre 2025, a seguito di due eventi di danno grave a breve termine avvenuti l’11 e il 13 agosto 2025 presso Malga Boldera in Lessinia. Ha esplicitato, con adeguata motivazione, la sussistenza di tutte e tre le condizioni necessarie per la rimozione di individui di lupo. L’Istituto ha riconosciuto un quadro di danni che, nel suo complesso, è risultato addirittura superiore al livello evidenziato nella Relazione istruttoria. L’ISPRA ha specificamente individuato il Comune di Ala, dove ricade Malga Boldera, come un’area soggetta a “danno cronico da lupo” (uno dei sei Comuni risultati “hotspot”), permettendo l’applicazione anche del criterio del danno grave cronico.
Cani da guardiania
Con riguardo all’impossibilità di altre soluzioni valide, l’ISPRA ha evidenziato l’attuale impossibilità di utilizzare i cani da guardiania per la protezione a causa delle specifiche condizioni di allevamento in Lessinia (consorzio con unica recinzione e capi afferenti a diversi proprietari, rendendo difficoltoso mantenere una muta di cani). Inoltre, l’ISPRA ha preso atto che le misure di prevenzione attuate a Malga Boldera, inclusi i dissuasori acustico-luminosi e le recinzioni elettrificate con tensione superiore al limite minimo (3000V), non avevano impedito ai lupi di superare le barriere. Infine, l’ISPRA ha confermato che la rimozione di (fino a) due individui non incide sulla conservazione della popolazione di lupi nel territorio provinciale nel 2025. La misura, sebbene ritenuta idonea e necessaria, è stata anche accompagnata dalla raccomandazione di effettuare gli abbattimenti nelle immediate circostanze del sito di predazione per colpire il branco responsabile e di assicurare un attento monitoraggio degli effetti della rimozione sulle dinamiche del nucleo di lupi e sulla riduzione delle predazioni (fonte: AB – Agrivenatoria Biodiversitalia).



































