Un rischio per la salute pubblica
La trichinellosi è una zoonosi parassitaria che può trasmettersi all’uomo tramite il consumo di carni infestate non ben cotte, in particolare di selvaggina come il cinghiale. Il consumo di carne non adeguatamente esaminata rappresenta un rischio per la salute pubblica. A questo proposito, nel territorio della provincia di Viterbo la ASL presta particolare attenzione al tema attraverso il suo Servizio di Igiene degli Alimenti di origine animale. Il Direttore dell’U.O.C., dott. Salvatore Serra, ha identificato e redatto pertanto un protocollo che specifica con precisione le modalità, le sedi e gli orari per la consegna dei campioni da sottoporre ad esame per la ricerca della Trichinella.
Consegna dei campioni
Le modifiche principali hanno riguardato l’obbligo di compilazione di un modulo di accompagnamento al campione (disponibile sul sito www.atcvt1.it), la consegna del campione presso sedi e orari che sono stati ampliati per favorire l’utenza, l’identificazione puntuale dei campioni e la rintracciabilità della carcassa da cui derivano. In particolare, per quest’ultimo punto è richiesta l’apposizione di una fascetta identificativa sul capo abbattuto, che dovrà poi essere inserita nella busta contenente il campione prelevato.
Nuove disposizioni
Il Commissario dell’ATC VT1, Lodovico Lesen, nel ringraziare il dott. Serra per l’accurato interesse dimostrato al riordino della materia, ha assicurato l’ottemperanza delle nuove disposizioni, che consentiranno il rafforzamento della sicurezza alimentare ed una gestione efficace della filiera nell’interesse dei cacciatori (fonte: ATC VT1).


































