Polemiche e fake news
Mercoledì 21 maggio, nella prestigiosa Sala Conferenze della Camera dei Deputati a Roma, è stato presentato il libro “A caccia di bufale” di Domenico Beccaria: un’opera che si propone di riportare al centro del dibattito pubblico una narrazione più veritiera e documentata sul mondo venatorio e sui cacciatori. L’evento è stato promosso dagli Onorevoli della Lega Francesco Bruzzone e Alessandro Giglio Vigna, insieme alla Federazione Italiana della Caccia del Piemonte e con la partecipazione del Nazionale. Dopo l’introduzione del moderatore Matteo De Chiara, collaboratore dell’Ufficio Stampa FIdC, il primo a prendere la parola è stato l’On. Francesco Bruzzone, che ha subito posto l’accento sull’urgenza di reagire a quella che ha definito “una narrazione tossica e strumentale della caccia”, facendo riferimento anche alle recenti polemiche e alle fake news relative alla proposta di modifica della legge 157, che in queste ore stanno dilagando sui social media. “La caccia – ha sottolineato – ha un ruolo fondamentale nel presidio del territorio e nella gestione faunistica. È tempo di rimettere la verità al centro del dibattito pubblico”.
Raccontare la caccia per quello che è davvero
A seguire, l’On. Alessandro Giglio Vigna ha ribadito l’importanza di difendere una tradizione radicata e rispettosa dell’ambiente. Ha definito la caccia “una componente della cultura rurale italiana”, evidenziando come il libro di Beccaria rappresenti un contributo importante per restituire dignità a una pratica troppo spesso fraintesa. In rappresentanza di Federcaccia Nazionale, il Vice Presidente nazionale Marco Salvadori, dopo aver portato i saluti del presidente nazionale Massimo Buconi, ha ringraziato l’autore per aver affrontato un tema tanto delicato con equilibrio e competenza. “C’è un bisogno crescente – ha dichiarato – di raccontare la caccia per quello che è davvero, al di là degli slogan e delle distorsioni mediatiche. Questo libro ci offre uno spunto concreto per farlo”.
L’urgenza di fare chiarezza
Particolarmente sentito anche l’intervento di Guido Dellarovere, Presidente regionale di Federcaccia Piemonte e promotore dell’iniziativa, che ha sottolineato come il progetto sia nato proprio dall’esigenza di reagire alla disinformazione dilagante. “Abbiamo voluto questa presentazione – ha spiegato – perché oggi più che mai è necessario contrastare i luoghi comuni con dati, conoscenza e buon senso”. Ha concluso i lavori l’autore Domenico Beccaria, spiegando che “A caccia di bufale” è nato dall’urgenza di fare chiarezza e di fornire al lettore, oltre a uno strumento per smontare le principali accuse rivolte ai cacciatori, anche lo stimolo per reagire alla disinformazione: da chi descrive i cacciatori come nemici dell’ambiente, a chi li dipinge come individui pericolosi o crudeli. Il libro – ha affermato – non vuole dividere, ma aiutare a ricostruire un confronto serio, fondato sulla realtà. L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto, un impulso per restituire dignità e voce al mondo venatorio italiano – battaglie da sempre sostenute dalla Federazione Italiana della Caccia – che rilancia così un messaggio chiaro: solo con un’informazione corretta, che si basa su dati e non suggestioni, si può costruire una prospettiva per una caccia integrata nella società moderna, libera da preconcetti e disinformazione.