Bicchiere mezzo pieno
L’ANUUMigratoristi ha voluto dire la sua sulla nuova stagione venatoria e sul clima che si respirerebbe attorno alla caccia: “Si frenino gli entusiasmi, non si ecceda in ottimismo, si moderi il volume della voce: tutto quel che si vuole, ma senza dubbio dobbiamo affermare come questa stagione venatoria 2025/26 si sia avviata sui binari di una molto maggiore regolarità e serenità che non in passato. Persino la deroga al fringuello è tornata a fare compagnia ai cacciatori capannisti nelle zone alpine e prealpine della Lombardia e della Provincia autonoma di Trento (malauguratamente, però, non nella Regione che ha avuto il merito di rimettere in moto un meccanismo arrugginito da quindici anni di stop, ossia la Liguria, bloccata dal TAR). La Puglia, dal canto suo, in sede cautelare ha ottenuto successo contro il ricorso con istanza di sospensiva promosso dagli animalisti avverso la deroga allo storno”.
Un fronte meno tormentato
“Ricordiamoci altresì del fronte dei calendari venatori regionali, non totalmente pacifico ma senza dubbio molto meno tormentato rispetto agli anni addietro: istanze di sospensiva respinte dai TAR della Liguria (addirittura, andato subito a sentenza breve) e dell’Emilia-Romagna, calendari lombardo e siciliano nemmeno impugnati, contrariamente a quanto avvenuto da svariati anni a questa parte. Un po’ meno bene nelle Marche e in Veneto con alcune disposizioni dei calendari sospese dai rispettivi TAR, ma tutto non avrebbe potuto filare liscio: vedremo come andrà a finire in sede collegiale di merito. Poi, o forse come primo punto in una scala d’importanza, dobbiamo evidenziare la vicenda dei valichi montani, scoppiata la scorsa primavera come un bubbone infetto in Lombardia, con serissimo rischio di ricadute nefaste in tutto il Paese”.
Le catture dei richiami vivi
“La politica amica della caccia, non può negarsi, si è mossa con ferrea decisione, bruciando tutte le tappe parlamentari per un’efficace modifica della legge 157/92 apportata con la legge 131/2025 “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane” e, poi, anche a livello di giunta e consiglio regionale lombardo tramite i rispettivi atti. Ora, al vaglio delle Camere, c’è un DDL per una revisione organica della legge statale, che sicuramente vivrà un percorso irto di difficoltà e di rallentamenti, sul quale attendiamo di esprimerci allorché avrà compiuto qualche progresso. Però un testo c’è ed è formalmente in lavorazione. Insomma, sta andando meglio, molto meglio. Sono mancate, è vero, le catture dei richiami vivi; deve ancora concludersi (e non immaginiamo come) la procedura EU Pilot sui calendari venatori in atto da quasi tre anni; la commissione UE intenderebbe estendere il divieto delle munizioni in piombo a ogni forma di caccia, anche al di fuori delle zone umide. Insomma: in un panorama generale europeo che continua a essere percorso da alcuni nuvoloni temporaleschi, la situazione interna in questo periodo storico sta dimostrandosi favorevole”.
Un pizzico di ottimismo
“Non tutti i cacciatori avranno votato chi oggi governa l’Italia e ne tiene le redini anche in numerose Regioni, però sarebbe ingeneroso e irrealistico misconoscere l’impegno e la disponibilità di tali forze politiche nei confronti delle istanze del mondo venatorio: o, per meglio dire, nei confronti delle istanze di una gestione faunistico-venatoria più laica e meno dogmatica rispetto a quanto dimostrato (e non fatto) da tanti fra coloro che hanno governato nei precedenti 25 anni. Basterebbe il tema del “declassamento” del lupo per testimoniarlo. Auspicheremmo a questo punto più pragmatismo e minor dogmatismo anche negli uffici dell’UE, ma quelli sono ossi assai duri, di fatto sostenuti nei loro indirizzi dal Von der Leyen-bis scaturito dalle ultime elezioni europee: ci vorranno ancora pazienza, molta attenzione e altrettanta perseveranza nel mantenere la presa su tutti i temi caldi. Intanto, però, godiamoci questo mese di ottobre, il mese per eccellenza della caccia italiana tutta e di tutti gli appassionati, questa volta con un pizzico in più di benefico ottimismo. In bocca al lupo!” (fonte: ANUU)