Per questo l’Ambito ha posto una nuova dead-line, il 4 gennaio, entro cui dovranno arrivare i bonifici, pena l’esclusione dall’attività venatoria. Continuano quindi le minacce e, a questo comportamento sconsiderato, non possiamo che rispondere in modo adeguato. Per questo, Arci Caccia e Libera Caccia hanno dato mandato ai propri legali di studiare il caso, in modo da poter difendere adeguatamente tutti gli associati che vorranno ricorrere contro una possibile sospensione, immotivata e sicuramente ingiusta. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: non permetteremo che si usino impunemente i cacciatori come bancomat e ci batteremo per difenderli”.
Un passaggio determinante La recente adozione del nuovo Piano Faunistico Venatorio – da parte del Consiglio Regionale toscano – rappresenta un passaggio determinante su cui la nostra Associazione si sta impegnando da tempo, e che colma ritardi ormai divenuti ingiustificabili,...
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