
Non si sono ancora spenti gli echi del successo del Gran Prix d’Italia–Memorial Alberto Ferrerio 2025, qualche settimana fa, e neppure quelli del 30° Mondiale della Muzzle loaders associations international committee-MLAIC a fine agosto dell’anno passato. L’avancarica italiana sta attraversando un momento d’oro, se non per le prestazioni degli azzurri in queste competizioni internazionali, che pure ci sono, per quelli organizzativi e di notorietà.
Il Mondiale ha contribuito massicciamente, portando in Italia l’attenzione degli specialisti internazionali e di tutto l’ambiente, e poi la struttura del campo Tiro sportivo di Marco Pasini a Valeggio sul Mincio (Vr), che è “dedicata” alla specialità dell’avancarica.
La nuova CNDA
Nel frattempo, c’è stato un passaggio di consegne “liscissimo” nell’organigramma dell’associazione che governa l’avancarica in Italia. Gian Mario Delvò, lo scorso 31 marzo, ha lasciato la presidenza della Consociazione nazionale degli archibugieri-CNDA, dopo due mandati consecutivi, a uno dei consiglieri uscenti, Carlo Bianchini. Per le altre cariche elettive, Delvò non va troppo lontano ed è vice presidente vicario, il consigliere Antonio Ferrerio resta delegato MLAIC, Pietro Grazioli responsabile dell’ufficio sportivo, mentre Nicola Pizzinato diventa responsabile dell’ufficio classifiche e capitano della squadra nazionale. Il segretario uscente Francesco Fabbri è confermato nell’incarico. Il consiglio direttivo ha poi deliberato le altre nomine: Elena Bacconi tesoriere, Massimo Capone responsabile tiro storico, Luca Laurenti responsabile middle e long range, Marco Locatelli responsabile tiro a volo e Luca Monducci responsabile ufficio stampa.


Nato a Cremona, Bianchini, si è avvicinato all’avancarica in giovanissima età. Trasferito per gli studi universitari a Milano, dopo un lungo corso di esperienze manageriali in gruppi multinazionali italiani, ha finalmente ripreso l’amata passione per la polvere nera presso i TSN di Milano, Bergamo, Rovereto e Pavia. Il neo presidente CNDA colleziona armi antiche e annovera nel suo palmarès qualche piazzamento a podio sia di Revolver, sia di Arma lunga in Vetterli, Lamarmora e Bench rest.
Per questo ringrazia soprattutto i soci della Lombardo-veneta che gli hanno fornito «tutto il set di informazioni, aneddoti e “segreti professionali” che hanno contribuito ad alimentare la mia passione e nel realizzare qualcuno dei migliori risultati raggiunti in gara».
La parola al presidente
Partiamo innanzitutto dal primo evento che ha subito visto impegnati lei e la CNDA, appena dopo il rinnovo del Consiglio direttivo, cioè il Gran Prix d’Italia–Memorial Alberto Ferrerio 2025, edizione numero sei dell’importante gara internazionale.
«L’evento, che mi ha assorbito completamente, si è svolto da venerdì 11 a domenica 13 aprile e ha registrato l’iscrizione alle gare di 110 tiratori, 510 prestazioni sui tre giorni di gara di cui 270 prenotate dai 45 tiratori esteri. Il richiamo internazionale del nostro Gran Premio è ormai consolidato, e i migliori tiratori dei Paesi europei si sono dati appuntamento da noi proprio per “misurarsi” in un contesto altamente qualificato e simpatico, grazie anche ai nostri sponsor e alla proprietà del campo di tiro di Valeggio. Risultati in tutte le discipline all’altezza di un Campionato europeo, con record individuali e ottimi punteggi a squadre. Ora la nuova sfida è per l’Europeo “vero” a Barcelos, in Portogallo, evento per il quale tutta l’organizzazione CNDA sta già lavorando al fine di rendere possibile la più elevata partecipazione dei nostri tesserati».

Per gli ultimi Gran Prix internazionali e il Mondiale di Valeggio si può parlare di successo dell’avancarica in Italia?
«Le recenti esperienze maturate durante il 30° Campionato Mondiale avancarica, tenutosi l’anno scorso, oppure negli ultimi Gran Prix d’Italia – Memorial Alberto Ferrerio, hanno dimostrato che vi è un grande interesse per l’avancarica in Italia, così come in tutti i Paesi europei almeno. Anche in altre occasioni in cui la nostra comune passione viene “illustrata” al grande pubblico, abbiamo visto curiosità e interesse che sfociano spesso in nuovi adepti».
Qual è la “differenza” dell’avancarica per il presidente della CNDA?
«Collaborando con la CNDA in qualità di consigliere per il quadriennio 2021-2025 e, da marzo, in qualità di presidente, ho avuto modo di constatare che l’atmosfera fraterna, allegra e di aperta collaborazione è una nota costante nel mondo dell’avancarica, che contagia tutti i praticanti dello sport e le loro compagnie».

Cosa si può fare di più per promuovere questa disciplina sportiva all’esterno?
«Fra gli obiettivi che la Consociazione si prefigge, sicuramente vi è la promozione presso i giovani e presso chiunque provi curiosità o interesse per la polvere nera, delle nostre attività sportive, che sfocino poi in divertimento, passione o agonismo. E se un veicolo promozionale “di elezione” è la pratica del tiro ad avancarica presso le sezioni dei TSN, per CNDA un obiettivo prioritario è la riunificazione del Campionato italiano avancarica sotto l’egida comune di CNDA e UITS, superando ostacoli ormai obsoleti e mirando, è il caso di dirlo, allo sviluppo della disciplina in maniera organica, sicura e professionale».

E quali obiettivi organizzativi si propone per la CNDA?
«In assoluta coerenza con i primi due fra gli obiettivi che ci prefiggiamo, vi è anche lo sviluppo delle Compagnie di Archibugieri in regioni o città dove si possa riscontrare un certo interesse per la disciplina, ma dove attualmente mancano punti di riferimento o competenze riconosciute. Durante più di una edizione della nota manifestazione EOS a Verona, così come in occasione di sessioni di avvicinamento all’avancarica promosse da imprese di eccellenza, si è registrato l’interesse di parecchi appassionati potenziali che, loro malgrado, non possono praticare lo sport nelle zone di residenza proprio per difficoltà organizzative e logistiche».

«CNDA da tempo ha collaborato con diverse organizzazioni, e le Compagnie aderenti si sono prodigate per supportare altri sportivi nell’organizzazione di eventi promozionali e gare; è nostra intenzione proseguire questa tradizione, con la collaborazione delle nostre risorse altamente qualificate sotto il profilo tecnico e agonistico, per investire risorse e competenze in un ulteriore progetto di sviluppo a lungo termine».