Caccia ai nocivi: Lombardia, il Consiglio Regionale da il via libera alla caccia alle nutrie da praticarsi con qualsiasi mezzo ed in ogni luogo e periodo dell’anno pur di eliminare il problema.
Detto e fatto. La Lombardia dichiara guerra alle nutrie con qualsiasi mezzo, comprese la fionda o la balestra. Come era stato anticipato nei giorni scorsi è scattata la tolleranza zero per le nutrie: il Consiglio regionale ha dato il via libera definitivo alla legge che permette di eliminare questi roditori, accusati di danneggiare coltivazioni e corsi d’acqua, anche con armi da sparo, da lancio individuale (fionde e archi, per esempio), gas, sterilizzandoli o intrappolandoli e abbattendoli con narcotico o armi ad aria compressa.
Le nutrie, circa 2 milioni di esemplari sul territorio regionale, potranno essere eliminate in qualsiasi periodo dell’anno e anche nelle zone dove è vietata la caccia. Il testo, di cui è stato relatore il consigliere di Ncd Carlo Malvezzi e che è stato approvato con il sì dei gruppi di centrodestra e centrosinistra e l’astensione del M5S, prevede che siano le Province fino a fine 2014 a occuparsi sia del contenimento delle nutrie sia della raccolta e lo smaltimento delle carcasse degli animali.
Dal 2015 la giunta regionale predisporrà un programma triennale. Rispetto a quanto previsto dal testo approvato in commissione, lo stanziamento per attuare i piani nel 2014 non sarà di oltre 420mila euro ma di 150mila euro, di cui 15mila serviranno alle Province per i provvedere ai metodi di abbattimento e contenimento, 55mila alla raccolta e smaltimento delle carcasse e 80mila per monitorare i risultati. Non saranno più finanziati, come invece era previsto inizialmente, le ricerche di metodi più efficaci per risolvere il problema e le riparazioni dei danni, queste ultime in quanto la normativa nazionale non classifica più le nutrie nella fauna selvatica.
Il M5S si è astenuto dalla votazione della legge regionale “Contenimento della nutria” dopo che il Consiglio Regionale ha bocciato gli emendamenti M5S che avevano come unico obiettivo quello di migliorare legge ponendo l’accento sul tema della sicurezza dei cittadini. Le nutrie vanno contenute con sistemi che non mettano a rischio la sicurezza della popolazione. Il progetto di legge passato in aula firmato da tutte le forze politiche, eccetto M5S, da purtroppo il via libera all’abbattimento in tutti i periodi dell’anno, su tutto il territorio regionale, della nutria con strumenti come armi comuni da sparo, armi da lancio individuale, gassificazione controllata, sterilizzazione controllata e trappolaggio.
Il problema, soprattutto per le armi da sparo e da lancio, è l’assenza in legge di restrizioni di qualsiasi tipo, sia di vicinanza ad abitazioni che di orari in cui è consentita l’attività, che di riconoscibilità chiara di chi utilizza armi da sparo per abbattere le nutrie. In questo senso non ci sono disposizioni chiare per i piani di contenimento provinciali e regionale. “Per il M5S – dichiara il Portavoce regionale Giampietro Maccabiani – per garantire la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico dovevano essere presi in considerazione i nostri suggerimenti, ovvero l’istituzione di zone, periodi e orari prestabiliti, l’adozione di un giubbino ad alta visibilità, il rispetto dei divieti previsti per l’attività venatoria, un coordinamento con le Università e i centri di ricerca, nonché lo studio dell’utilizzo di predatori autoctoni. Ma così non è stato, e il Movimento Cinque Stelle non appoggia una legge che rischia di mettere in pericolo i cittadini lombardi.”
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Redattore presso Caccia Passione mi occupo di sviluppo delle aree Social e Media News.
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