VILLAFRANCA. Gli addetti dell’ambito territoriale 3 Mincio operano per la prima volta allo scalo militare di Caluri – Battute le piste: per la sicurezza dei voli catturati gli esemplari che vivono lì. Gli animali vengono poi portati in zone di ripopolamento.
05/12/2010 – Il vento è freddo di prima mattina. Ma svegliarsi presto serve, perché occorre tempo per sistemare tutte le reti, prendere posizione e distribuirsi lungo le piste di decollo e atterraggio dell’aeroporto, attendendo il via. E chi ha un buon equipaggiamento non soffre le temperature invernali, perciò il raduno, con caffè e panini imbottiti, è quasi una festa.
Ieri mattina, i cacciatori dell’ambito territoriale 3 Mincio si sono dati appuntamento sulle piste dell’aeroporto militare per il terzo intervento dell’anno di cattura delle lepri. Le normative del volo impongono che non vi siano mammiferi e volatili negli spazi attorno alle piste, per questioni di sicurezza. Per gli uccelli si agisce soprattutto sulla manutenzione dell’ambiente circostante o con l’azione dei falconieri, mentre per le lepri, che dimorano qui, subentrano i cacciatori.
Una settantina di uomini fungono da battitori, avanzando dalle piste verso le reti, posizionate da una quarantina di colleghi. Scatta il via. Con versi e gridi, coadiuvati da megafono, il gruppo inizia la marcia, nelle sterpaglie. L’intento è quello di spaventare le lepri, dirigendole dritte nelle reti. Qui gli animali concludono la loro corsa. Una volta estratti vengono sistemati in gabbie di legno e caricati su un camion. La prima operazione di ieri mattina ha stanato soltanto due esemplari, ma l’attività andrà avanti fino al tramonto, perché pare ve ne siano almeno una ventina: «Oh, ne troveremo eccome», assicurano euforici i cacciatori.
Le lepri vengono esaminate da un veterinario. Si separano le giovani dalle più anziane, costituendo coppie di un maschio e una femmina, che successivamente vengono rilasciate negli ambiti di ripopolamento e cattura. Zone protette, estese su nove Comuni del comprensorio villafranchese, nelle quali gli esemplari si possono riprodurre. Sulle piste, la cattura è aperta tutto l’anno e l’Atc 3, con l’autorizzazione della Provincia, ha già effettuato un paio di interventi nell’arco del 2010, infilando così nelle gabbie almeno una quarantina di animali.
«Le norme impongono la riduzione della fauna presente sul sedime aeroportuale», spiega Doriano Brutti, direttore operativo dell’aeroporto civile Catullo. «Le lepri, soprattutto nel periodo dell’accoppiamento, si rincorrono su queste aree e rischiano di impattare contro il carrello degli aerei. Sono episodi che capitano almeno quattro o cinque volte l’anno». Per l’aereo non c’è alcun danno, ma è bene ovviare al rischio che gli animali possano essere risucchiati dal motore, come è accaduto in un caso soltanto.
La determina 6203/10 della Provincia spiega che le catture sono motivate da «ragioni inderogabili» legate alla sicurezza del volo, e puntano a evitare danni agli aeromobili in rullaggio o rischi per la sicurezza aerea; l’intervento, inoltre, tenta di «limitare la possibilità di gravi incidenti durante le operazioni di decollo e di atterraggio» poiché gli animali spostandosi, manderebbero in tilt i radar di terra facendo scattare gli allarmi.
«Questo è il terzo intervento dell’anno e il primo in territorio militare», spiega Fabio Rossignoli presidente del gruppo Atc 3. «Ad aprile abbiamo effettuato una battuta in notturna. La Provincia regola lo svolgimento delle operazioni e noi siamo tutti volontari».
Ma in realtà, per i 1.571 cacciatori dell’ambito il ritorno c’è, anche in termini economici. Sulle piste prelevano esemplari di lepri utili al ripopolamento della specie, fase necessaria al mantenimento della loro passione: la caccia. Gli animali, infatti, saranno rilasciati nelle campagne durante la stagione venatoria che inizia a settembre e si conslude a novembre.
E c’è pure un risparmio economico: «Acquistare lepri, soprattutto nell’Europa dell’est, costa», spiegano. «Anche 130 euro a capo. Senza contare che quelle che provengono dall’estero non sempre sono sane e possono portare malattie». Quando la necessità, diventa virtù…
Opinioni e fattori emotivi Due terzi degli italiani, secondo Nomisma, non ritengono di essere informati a sufficienza sulla caccia, riconoscendo di fondare le proprie opinioni sulla base di fattori emotivi. È facile fare leva sulle emozioni e sulle ideologie, ma...
Una questione che tiene banco Ieri il Ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin, insieme a tutti gli altri ministri suoi pari nell'Unione Europea ha ricevuto una lettera in cui 213 organizzazioni ambientaliste chiedono di non declassare lo stato di protezione dei lupi...
I dati Osservatorio Asaps In Puglia i cinghiali sono diventati un pericolo crescente sulle strade, con 12 incidenti gravi registrati nel 2024, direttamente causati dagli ungulati, con rischi per automobilisti e pedoni. Ma ogni anno sono centinaia i sinistri legati...
Lo studio scientifico È stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Applied Ecology uno studio che approfondisce gli impatti della caccia sulla fauna selvatica. La ricerca, a cui l’Università di Siena ha partecipato con il dottor Niccolò Fattorini del Dipartimento...
Un precedente pericoloso Le lungaggini burocratiche hanno avuto la meglio, l'assoluzione di Paolo Mocavero, leader dell'associazione Centopercentoanimalisti che era accusato di diffamazione nei confronti dell'ex calciatore Roberto Baggio e della sua passione per la caccia rappresenta un pericoloso precedente. Forse...
Trasmettitori Gps Mercoledì 10 Dicembre 2025 si sono concluse con successo le attività di cattura, organizzate da Federcaccia Toscana – Unione Cacciatori Toscani in collaborazione con gli Uffici Caccia della regione Toscana, per equipaggiare con trasmettitori satellitari la specie beccaccia....
La scelta del TAR Federcaccia Veneto accoglie con soddisfazione la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto che si è pronunciato in merito al ricorso (numero di registro generale 1245 del 2025) proposto dall’Associazione Earth dichiarandolo inammissibile. La data...
Le zone coinvolte In Piemonte sono state osservate due nuove positività alla peste suina africana sui cinghiali, entrambe in provincia di Alessandria: una a Molare (21), una a Predosa (4). Il totale in regione sale così a 796 casi. Lo...
Giunta Stefani Il Presidente della Regione Veneto, Alberto Stefani, con un proprio decreto, ha attribuito formalmente le deleghe agli Assessori della nuova Giunta regionale. A ricoprire il ruolo di Assessore all’Agricoltura, Foreste, Montagna, Politiche Venatorie e Pesca è Dario Bond,...
Il biennio protagonista Tecnologia, ricerca e passione per il territorio insieme per una gestione faunistica più moderna e sostenibile. Nel Senese parte un progetto che mette al centro dati scientifici, gestione della fauna e il ruolo attivo dei cacciatori. Federcaccia...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy