Riteniamo sia giusto – perché più volte chiamata ad esprimersi in proposito e perché qualcuno, col tono aulico di chi ha la funzione messianica, ci ha anticipato – che Caccia Ambiente renda pubblico il proprio pensiero, o più correttamente la propria posizione, in merito all’iniziativa, da più parti evocata, di ” scendere in piazza ” al fine di indurre la politica italiana ad ascoltare e valutare l’assordante voce dei cacciatori, posto che “…è arrivato il momento di dare uno scossone al Governo, alla maggioranza ed al Parlamento italiano….”
Sebbene l’iniziativa vada considerata come lodevole e, come ci si augura, portatrice di concreti risultati, ad essa Caccia Ambiente, non ritiene di dover partecipare. E ciò, per i motivi di seguito elencati, che, si precisa, sono, e tali rimarranno, soltanto il pensiero condiviso dei dirigenti il nostro partito:
E’, per tabulas, dimostrata la palese intenzione degli organizzatori di escluderci dalla manifestazione: tranne noi, infatti, risultano invitate tutte le associazioni venatorie e di categoria nonché “…tutte le organizzazioni professionali agricole, la parte intelligente del mondo ambientalista, le rappresentanze del mondo economico che gravita attorno alla caccia con le maestranze che in questo settore trovano occupazione…”.Certo il pathos – anche semantico – ha prodotto questo lapsus o, forse, ab origine vi è la convinzione, in capo agli organizzatori, che è meglio non tenere in considerazione il nostro movimento. Ne prendiamo atto!
Un partito politico è cosa diversa da un associazione di categoria. Lo abbiamo sempre detto e ripetuto:ad ognuno il proprio ruolo, ad ognuno la responsabilità delle proprie iniziative. Nella specie vorremo cercare, augurandoci di saperlo fare, di usare la politica per ottenere il bene della caccia, della pesca dell’ambiente e dell’agricoltura, e non viceversa.
Non crediamo che le battaglie possano vincersi con il clamore ( in passato i frutti di altre manifestazioni cosa hanno prodotto? ), e non crediamo più che le promesse elargite ad orologeria sotto campagna elettorale ( quante ne sono state fatte fin’ora? ) possano, ad elezioni concluse, concretizzarsi. Crediamo nelle azioni dirette, precise e mirate a dare credibilità ai nostri programmi. Qualcuno, tempo fa, ci ha chiesto cosa abbiamo fatto per la caccia. All’epoca, freschi nati, abbiamo risposto:niente!
Ma oggi, a due anni di vita, mutuando una frase che settimanalmente appare quale titolo di una rubrica all’interno di un noto periodico di enigmistica possiamo esclamare che “Forse non tutti sanno che….”:
Caccia Ambiente ha diffidato tutte le province italiane, con minaccia di denuncia per quelle che non intendono adeguarsi, affinché non siano inserite, nei comitati di gestione degli ATC, tutte le associazioni ambientaliste non presenti nel comitato tecnico faunistico nazionale. Questo lo stabilisce la 157, ma fin’ora nessuno ( perché interessato ) ha mai alzato la voce ottenendo come risultato il sovvenzionamento ( con il nostro danaro ) di dette associazioni le quali, poi, lo utilizzano per retribuire il guardiacaccia di turno che ci molesta. Avevate mai pensato a questo contorto meccanismo? Adesso basta!!!! Tutte le associazioni ambientaliste saranno fuori dagli ATC, così come già verificatosi, a seguito del nostro intervento, nelle nomine già fatte da alcune province.
Siamo stati gli unici, e per questo lasciati completamente soli, ad impugnare innanzi al TAR Lazio, l’istituzione del parco nazionale della Val d’Agri, la cui imminente decisione è stata preceduta da una parziale vittoria sulla competenza territoriale ( avevano cercato di spostare il giudizio altrove per ovvi ed intuibili motivi ). Di fatto il ricorso, in un’area ove illegittimamente si estrae petrolio, ha prodotto il commissariamento del parco con il risultato che ancora oggi non risulta costituito il comitato di gestione.
Caccia Ambiente è stato l’unico movimento ad impugnare innanzi al TAR il piano faunistico della regione Puglia.
Abbiamo denunciato alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica il governatore della Campania Bassolino ed il presidente del parco dei monti lattari atteso che quest’ultimo – nonostante il Consiglio di Stato avesse, anche su nostra iniziativa, con sentenza passata in giudicato, annullato il parco – non solo continuava a percepire il suo lauto compenso mensile, ma ordinava alle guardie venatorie la verbalizzazione a danno dei cacciatori. Per il che, dopo l’interregatorio del nostro segretario negli uffici della Guardia di Finanza, non è da escludere qualche imminente ed eclatante provvedimento giudiziario.
E’ in corso presso un Tribunale di questa Repubblica un nostro ricorso che, avallato da autorevole parere di un docente di Diritto Amministrativo dell’Università LA SAPIENZA, tende a far dichiarare illegittimi gli ATC nella parte in cui impongono la tassa per la caccia alla migratoria. Immaginate il risultato in caso di vittoria? La morte degli ATC!!!!!!!
Abbiamo denunciato alla Procura della Repubblica La LIPU e il sindaco del comune di Priolo Gargallo (SR) per i noti fatti nella riserva delle saline di Priolo, nonché i rappresentanti degli ATC di Avellino e Benevento per le note irregolarità nelle teleprenotazioni.
Abbiamo contribuito, con una autorevole costituzione innanzi al Tar Palermo, alla riapertura della caccia nei pantani di Pachino in Sicilia
Abbiamo offerto la difesa gratuita – perché in tal modo è gestito il nostro servizio legale – i cacciatori verbalizzati nelle aree contigue al parco nazionale del Cilento, ottenendo, per tutti, l’annullamento delle sanzioni.
E’ in programma la presentazione – in attesa di altro imminente e autorevole parere dell’Università e previa la già acquisita gratuita disponibilità del Consiglio Nazionale dei Notai – la presentazione di una proposta di modifica della 157/92 ai sensi dell’art. 71, secondo comma, della Costituzione.
Inutile sottolineare che quanto fatto ( difese, denunzie e pareri ) è risultato, sotto il profilo economico, onerosissimo. Ma non abbiamo chiesto nulla a nessuno, autotassando, ogni volta, tutti i componenti del direttivo e senza mai sbandierare al vento il nostro impegno:la presunzione non ci appartiene, né è nostro obiettivo, come qualcuno paventa, presentarci alle elezioni solo per incassare, a ristorno delle spese fatte, i contributi elettorali. Siamo ancora inesperti per tanto e, dunque, lasciamo fare a chi , in questo campo, ha esperienza da vendere. E’ poco tutto questo per difendere i nostri interessi? Probabilmente è addirittura pochissimo, ma in attesa di poter avere altra e più consistente voce in capitolo, proseguiamo la nostra strada fatta di azioni costanti e non finalizzate a temporanei scopi elettorali: chi comprende, ci crede e ci vuole, ci segua!!!!! Con ciò, sia chiaro, senza contestare, giudicare, valutare né tantomeno ostacolare le lodevoli iniziative altrui, rispetto alle quali potremmo solo non essere in linea, ma con l’educazione che appartiene ad ogni singolo componente il direttivo, mai ci permetteremo di offendere o trascendere con volgari espressioni. Le polemiche non aiutano e sono reciprocamente dannose per noi e per chi le solleva, ma soprattutto per l’intero mondo venatorio, dunque cerchiamo sempre di restarne fuori.
Blocco immediato Colpo di scena nel contenzioso sulla caccia in deroga in Lombardia. Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello presentato dalle associazioni animaliste e ambientaliste, deliberando la sospensione immediata dei provvedimenti della Regione Lombardia che autorizzavano il prelievo delle...
Una scelta ben precisa Da Federcaccia una ferma e dura condanna per l’ennesimo episodio di bracconaggio nei confronti di due esemplari di ibis eremita. Un gesto insensato e immotivato che non può avere alcuna giustificazione e che oltre al grave...
La proposta in sintesi Una proposta di legge per modificare, alla luce delle novità nel frattempo introdotte dalle normative europee e statali, la legge regionale sulla caccia (LR 23/98) con la previsione di alcune novità finalizzate a tutelare la fauna...
Il tema al centro dell’incontro Si è svolta, presso il Commissariato del Governo di Trento, una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Commissario del Governo, Prefetto Isabella Fusiello, alla presenza del Presidente della Provincia...
Lo stanziamento complessivo La Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha approvato i nuovi criteri di ripartizione dei fondi destinati alle Province e alle Città Metropolitane per l’indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica...
Una proliferazione pericolosa "La proliferazione incontrollata dei cinghiali rappresenta ormai un'emergenza non solo per l'agricoltura, ma soprattutto per la sicurezza stradale. Gli incidenti causati dall'attraversamento improvviso di questi animali sono in costante aumento, con conseguenze drammatiche in termini di feriti,...
Cosa è successo tre anni fa Una nuova sentenza legata al rilascio della licenza di caccia è servita. Il Tribunale Amministrativo Regionale dell'Umbria ha deciso di non restituire il porto d'armi a un cacciatore che nel 2022 aveva raggiunto la...
Criticità da superare “Non ci sono leggi intoccabili soprattutto se dopo 33 anni di applicazione, come nel caso della normativa statale sulla caccia, vi sono elementi conoscitivi che suggeriscono al legislatore miglioramenti per superare criticità e per rafforzare l’impianto della...
La petizione al Parlamento Niente giustifica la caccia. È questo il nome, fin troppo emblematico nelle intenzioni, della campagna attivista promossa dalla Fondazione Capellino e Almo Nature. Una campagna motivata in questa maniera: "Abbiamo attivato una petizione rivolta al Parlamento...
Un percorso formativo innovativo L’Istituto di Istruzione Superiore “Pellegrino Artusi” di Chianciano Terme, in provincia di Siena, si è trasformato in un luogo di incontro tra tradizione gastronomica, cultura del territorio e formazione professionale. L’evento, promosso da Arci Caccia –...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy