Caccia e Fauna: Belluno, i sindaci dell’altopiano del Cansiglio scrivono al governatore Zaia una lettera appello per risolvere la questione del sovrannumero dei cervi “minano il bosco”.
“I cervi del Cansiglio sono così tanti che spingendosi fuori della foresta mi hanno divorato il bosco che avevo appena piantato, con 300 piccoli alberi”, protesta Floriano De Pra sindaco di Farra d’Alpago. “Nei prossimi 20 o 30 anni non avremo più il rinnovo del bosco per cui non c’è alternativa all’abbattimento almeno delle quote indicate dagli studiosi”, insiste. Lettera-appello degli amministratori pubblici dell’altopiano del Cansiglio al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: l’hanno redatta Oscar Facchin di Tambre, De Pra di Farra d’Alpago e Giacomo De Luca che sabato sera si sono incontrati alla Festa dei Cimbri, in Pian Osteria, e hanno deciso di chiedere un incontro urgente con il governatore. Possibilmente già prima di ferragosto, considerato che il presidente veneto ha fatto sapere che trascorrerà questi giorni al lavoro. Il confronto richiesto riguarda, ancora una volta, l’emergenza dei cervi, in sovrannumero. “Il presidente Zaia non può ascoltare solo gli animalisti, che tra l’altro non vivono in Cansiglio”, ha alzato la voce De Luca, nel corso dell’assemblea dei Cimbri svoltasi ieri al museo dell’uomo e del bosco, “deve ascoltare anche noi sindaci, che ancora nel giugno 2012 gli abbiamo chiesto un incontro personale e deve ancora concederlo”.
Secondo De Luca, lo stop dato da Zaia alla caccia di selezione dei cervi, quando il provvedimento era già deciso sia dagli organi competenti della Regione che dagli esperti dell’istituto Ispra, “di fatto è un affronto, una presa per i fondelli dei sindaci stessi, a cui era stato assicurato l’esatto contrario, solo un mese fa”. Cerca di gettare acqua sul fuoco il sindaco di Farra d’Alpago. “Non vogliamo contraddire Zaia, sappiamo la pericolosità di taluni messaggi che possono raggiungere ogni angolo del mondo. Anche noi vogliamo evitare eventuali accuse alla nostra regione di ecatombe o mattanza di bambi; per il turismo sarebbe un disastro”. Ma, insiste De Pra, “non è accettabile neppure il disastro che già c’è in Cansiglio”.
Di qui l’invito a Zaia perché venga a riscontrare i danni alla foresta. Un invito che sarà esteso dai sindaci anche agli ambientalisti e agli animalisti. “Siamo disposti ad accompagnarli nei luoghi della tortura del bosco”, anticipa De Pra. “Il presidente Zaia -conclude De Luca – sappia che non siamo sindaci cacciatori e personalmente sono contrario a qualsiasi forma di caccia, ma in un modo o nell’altro dobbiamo assolutamente fermare questo processo di distruzione della nostra foresta”.
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