L’Ufficio caccia di Regione Lombardia, su esplicita richiesta del consigliere bresciano Floriano Massardi ha fornito un ulteriore chiarimento circa le modalità di annotazione sul tesserino venatorio regionale degli abbattimenti di fauna selvatica ex art. 22 comma 7 della legge regionale. Scrivono gli uffici: “Dalla lettura del combinato disposto dalla norma nazionale e di quella regionale, più di dettaglio, è possibile dedurre un orientamento di massima secondo il quale, nella specifica forma di caccia da appostamento alla sola migratoria, la locuzione “gli abbattimenti accertati” possa essere declinata nella annotazione in contemporanea sul tesserino venatorio di più capi abbattuti, ovvero nel procedere ad annotazioni “cumulative” per più capi abbattuti, con ragionevole periodicità giornaliera, sempre beninteso sul posto di caccia”.
Quindi una risposta quella di Regione Lombardia che chiarisce che il cacciatore può segnare più capi insieme e a cadenza periodica durante la giornata di caccia. Pertanto un cacciatore non è più sanzionabile per il fatto di aver segnato 5 tordi e averne altri tre sotto le piante non ancora segnati.
Siamo convinti che grazie a questa interpretazione gli agenti della vigilanza, soprattutto volontaria, che fino ad oggi hanno elevato i verbali amministrativi saranno in gravissima difficoltà nel sanzionare l’omessa segnatura di capi ritrovati sotto le piante. Al contrario potrà essere sanzionata senza scusanti l’omessa segnatura dei capi incarnierati. Come Federcaccia Brescia ringraziamo per l’impegno profuso il consigliere Floriano Massardi e l’Ufficio Caccia di Regione Lombardia.
Giornalista. Nato a Roma nel 1982. Tante passioni, tra cui quella per l'ambiente, il territorio e la ruralità, maturata grazie alle vacanze nell'Appennino Umbro-Marchigiano e ai racconti dei cacciatori del posto. Ha dedicato parte dei suoi studi all'agricoltura e all'economia "green".
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