Caccia: Lazio, le critiche del consigliere Sabatini sull’operato della Regione in merito alla sospensione parziale del Calendario Venatorio, “La Regione esca dall’ambiguità e certezze ai cacciatori”.
In merito alla situazione di grande confusione tra i cacciatori venutasi a creare dopo la decisione del Tar Lazio di sospendere parte del Calendario Venatorio regionale 2013-2014, limitatamente ad alcune specie, il consigliere regionale Daniele Sabatini ha espresso le proprie critiche alla Regione, “La sentenza del Tar che sospende parzialmente il Calendario Venatorio evidenzia la superficialità dimostrata dall’amministrazione Zingaretti”. Proseguendo Daniele Sabatini ha poi spiegato, “Era stata chiesta a questa giunta maggiore concentrazione e condivisione sul calendario ma le nostre richieste sono cadute nel vuoto, come troppo spesso accade con questa giunta. Sul recepimento delle indicazioni Ispra è invece da notare dapprima una colpevole approssimazione da parte degli uffici tecnici regionali poi, ci si consenta un po’ di malizia, quasi un tacito via libera al deposito del ricorso al Tar da parte di solerti uffici di staff, che hanno quasi esortato associazioni ambientaliste a promuovere l’azione amministrativa. Questa mattina, dopo aver incalzato in modo pressante la Regione, ci è stato assicurato che nel giro di poche ore arriverà una nota ufficiale che, oltre ad evidenziare che l’esercizio venatorio potrà riprendere il due ottobre, si spera che chiarisca pure per quali specie”.
Continuando il consigliere Sabatini ha “La specificazione esatta delle specie è di estrema importanza anche perché, a causa della sua superficialità, della incapacità e intempestività nel dare informazioni, la Regione Lazio ha posto in seria difficoltà i cacciatori che, non avendo più chiarezza su quando e su quali specie poter cacciare, sono esposti al rischio di incorrere in importanti sanzioni, anche di carattere penale. Nel contempo, stride con la delicata situazione creatasi, peraltro intervenuta a caccia aperta, il silenzio del Presidente Zingaretti e dell’assessore alla caccia Sonia Ricci che, restando quasi in tema, o non sanno che pesci pigliare…o hanno davvero esaurito le cartucce a loro disposizione”.
Infine Sabatini conclude, “Da loro, ancor più che dai tecnici, intendiamo conoscere quali sono gli intendimenti della Regione Lazio e come intendano superare questo incidente di percorso che, agli occhi degli osservatori più attenti e di chi frequenta gli ambienti della Giunta, non pare sia stato preso come il peggiore dei problemi”.
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