La Caccia, la pesca, l’agricoltura e le foreste in Lombardia saranno di competenza della Regione secondo la riforma della autonomie approvata in Consiglio regionale.
Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la nuova legge di riforma del sistema delle autonomie secondo la quale le Province lombarde continueranno ad esercitare le funzioni attuali ad esclusione delle competenze in materia di agricoltura, foreste, caccia e pesca, che saranno trasferite alla Regione. Solo la Città metropolitana di Milano e la Provincia di Sondrio continueranno a mantenere tali competenze e la Provincia di Sondrio sperimenterà forme speciali di autonomia espressamente riconosciute nella legge approvata oggi in Consiglio regionale con 43 voti favorevoli, 21 astenuti e 9 voti contrari. Con la riforma approvata oggi, in materia di trasporto pubblico locale il territorio della Lombardia viene suddiviso in sei bacini omogenei corrispondenti ai confini amministrativi di Bergamo; Brescia; Sondrio; Como, Lecco e Varese; Cremona e Mantova; Città metropolitana di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia: in ciascuno di essi viene costituita un’Agenzia che provvede alla programmazione e all’affidamento dei servizi di trasporto e che subentra nella titolarità dei contratti di servizio sottoscritti dagli Enti locali.
Sulla questione il presidente del Gruppo Forza Italia in Consiglio regionale della Lombardia, Claudio Pedrazzini, dopo l’approvazione della riforma del sistema delle autonomie ha così commentato, “La legge Delrio è stata un fallimento da tutti i punti di vista. Invece di comprimere la filiera istituzionale, l’ha moltiplicata e resa più complessa. Ha fatto, insomma, tutto ciò di cui non c’era assolutamente bisogno in Italia. La Lombardia, come spesso succede, ha provveduto a riportare un po’ d’ordine con l’approvazione di una legge che consentirà di creare una cornice di riferimento priva di ambiguità: da una parte ci sono le competenze regionali, dall’altra quelle appannaggio delle ex Province e della Città metropolitana”.
“La foga “riformatrice” di Renzi produce mostri – sottolinea Pedrazzini –. La riforma Delrio è l’ennesima dimostrazione che l’esecutivo romano purtroppo si occupa più della forma che della sostanza. Dei risparmi che si dovrebbero ottenere non si vede traccia. Non sarebbe stato meglio coinvolgere le Regioni, confrontarsi con loro e dar vita a una riforma vera e non di facciata, piuttosto che obbligare le stesse Regioni a intervenire per mettere ordine alle macerie?. Con questa legge – conclude Pedrazzini – prevediamo, tra le altre cose, un nuovo ruolo per l’ex polizia provinciale, in particolare nel campo della vigilanza faunistica e ittico-venatoria. Inoltre, viene messo ordine anche nel trasporto pubblico locale con la previsione di bacini territoriali omogenei”.
Il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha affermato “Oggi abbiamo approvato un provvedimento che va nella direzione di rendere ancora più efficiente il percorso degli Enti a cui compete la gestione del territorio. È stato fatto un lavoro attento e scrupoloso anche per quanto riguarda la salvaguardia delle specificità, come nel caso del territorio di Sondrio. Si tratta di un provvedimento che rende concreti gli effetti della normativa nazionale vigente, che sarà poi modificata ulteriormente con l’approvazione della riforma costituzionale”.
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