Caccia: Viterbo, l’assessore provinciale all’Agricoltura Roberto Staccini ha chiesto al presidente della Regione Lazio, l’immediata istituzione di una commissione provinciale per l’abilitazione venatoria.
La Provincia di Viterbo è tornata a sollecitare la nomina, da parte della Regione Lazio, della commissione provinciale per l’abilitazione venatoria. Nel mese di aprile, con l’insediamento del presidente Nicola Zingaretti, la precedente commissione nominata dalla Polverini è decaduta e non è stata ancora rinnovata. La Provincia ha già provveduto a nominare i propri rappresentanti previsti per legge e da diversi mesi, attraverso vari solleciti, ha chiesto a Zingaretti di procedere, con proprio decreto, alla nomina degli altri componenti, nonché del presidente. La commissione quindi, ad oggi, non può riunirsi per il rilascio dei certificati di abilitazione all’esercizio venatorio. “Nei nostri uffici – riferisce l’assessore provinciale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Roberto Staccini – arrivano continue lamentele da parte degli aspiranti cacciatori che chiedono notizie sulla data degli esami per il rilascio degli attestati. Infatti, molti di loro, hanno già presentato da tempo la domanda, corredata dalla necessaria certificazione medica, con relativi costi annessi. Oltre sessanta domande sono ferme, parte dei certificati medici sono scaduti e ora dovranno essere rinnovati con ulteriore aggravio di costi a carico degli utenti. La Provincia è ovviamente l’ente di riferimento del territorio ed è quindi naturale che le proteste finiscano tutte sui nostri tavoli. Torniamo anche oggi – prosegue Staccini – alla luce dell’ennesima lettera di protesta fatta recapitare ai nostri uffici, a chiedere al presidente Zingaretti, di risolvere al più presto questo problema che sta interessando un bacino di utenti molto ampio, creando innumerevoli disagi al territorio”.
Anche la Commissione Agricoltura, Caccia e Pesca presieduta dal consigliere Bruno Capitoni, ha discusso della questione, trovandosi concorde in tutte le sue componenti, di maggioranza e di minoranza, nell’approvare un documento da inviare alla Regione. Nel documento, oltre ad esprimere disappunto per i ritardi connessi al mancato rinnovo dell’organismo, si sollecita il presidente Zingaretti a sbloccare l’impasse in tempi rapidi.
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