Ma sottolinea: “Resta il grave problema della devastazione dei campi da parte dei cinghiali. Nel mese di marzo avevo sottoposto ad assessorato regionale e uffici la portata rivoluzionaria di una sentenza della Corte costituzionale sul tema del controllo dei cinghiali. Era stata confermata l’impostazione secondo la quale i cacciatori abilitati, attraverso specifici corsi di formazione, possono essere coinvolti da parte del Corpo forestale. Era stato previsto che la novità sarebbe stata recepita nel quadro normativo regionale: è urgente provvedere in tal senso, perché è un aspetto cruciale per risolvere il problema.
Una scelta controversa I rappresentanti di Coldiretti Torino non hanno votato i bilanci degli Ambiti territoriali di caccia e dei Comprensori alpini riferiti al 2024. La protesta di Coldiretti Torino e delle altre federazioni provinciali del sindacato agricolo è rivolta...
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