Devastati frutteti e coltivazioni di ortaggi a San Quirico e San Lorenzo a Moriano. Stimati alcuni migliaia di euro di danni.Furiosi gli agricoltori colpiti dai raid notturni.Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti: “Epidemia cinghiali: per emergenza servono interventi ad hoc”.
Nuovi raid di cinghiali devastano frutteti e coltivazioni di ortaggi tra San Quirico e San Lorenzo a Moriano.
E’ nuovamente emergenza cinghiali per l’agricoltura lucchese ancora una volta sfortunata protagonista delle scorribande notturne di vere e proprie mandrie di cinghiali che in un paio di notti hanno distrutto interi raccolti di ortaggi e compromesso le produzioni di mele, pere e pesche di due aziende. Stimati in alcuni migliaia di euro i danni.
Coldiretti (info su www.lucca.coldiretti.it), che da tempo aveva segnalato la forte criticità e il sovrannumero dei cinghiali nel lucchese, parla di “epidemia cinghiali – come spiega Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti – il problema è sotto gli occhi di tutto, e non solo degli addetti ai lavori. I cinghiali, oltre ad essere tanti, troppi, compromettono l’equilibrio del territorio. Ci sono altre tecniche alternative all’abbattimento che consentono di tenere i cinghiali all’interno delle aree vocate, ma oggi la situazione le renderebbero inefficaci. E’ una fase di emergenza, e servono interventi di emergenza. Purtroppo nei boschi non trovano più cibo evidentemente, e sono costretti a spingersi oltre l’area dove abitualmente vivono”.
Ed è polemica con il Wwf che aveva contestato le misure di urgenza della Provincia di Lucca, dopo le gite non autorizzate di alcuni cinghiali a ridosso del centro, con abbattimenti mirati lungo il Serchio. “L’intervento del Wwf è – spiega ancora Ciarrocchi – è a nostro avviso fuori luogo. C’è una legge regionale che è stata largamente condivisa e che autorizza anche l’abbattimento in situazioni di emergenza. Il cinghiale deve vivere nelle aree vocate, e non dove non è compatibile per tutta una serie di ragioni come la presenza dell’agricoltura o di centri urbani”. Coldiretti conferma tutto il suo appoggio alla Provincia di Lucca: “La Provincia di Lucca – prosegue Ciarrocchi – ha agito con cognizione di causa, e ha fatto bene. L’abbattimento, in questo caso, è un intervento necessario. E ha tutto il nostro supporto”.
Furiosi gli agricoltori che hanno subito i danni e che si sono visti strappare, in un paio di notti, giorni interi di lavoro. “I cinghiali non ci sono? Sono fantasia? – commenta uno dei due agricoltori colpiti dalla furia dei cinghiali – uno è persino affogato in uno dei canali vicino ai campi. Hanno divelto le radici, scavato e si sono mangiati tutto. Gli piacciono molto le carote. Ne avevo un campo pieno, ora ci sono solo i resti del loro banchetto notturno”.
Andrea Berti Ufficio Stampa Redazione Virtuale Mobile: 3384147298 Le nostre notizie su www.redazionevirtuale.it Skype: andreabertiufficiostampa
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