Pubblicità
Contattaci
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Accedi
  • Registrati
en fr de it ro ru es
Caccia Passione
  • Home
  • Shopping
  • Notizie caccia
    • Ultime
    • Associazioni Venatorie
    • Sportive
  • Video caccia
  • Prove Venatorie
    • Fucili da Caccia
    • Canna rigata
    • Canna liscia
    • Munizioni e Polveri Caccia
    • Ottiche e Accessori Caccia
  • Cani da Caccia
    • Cani e Cacciatori
    • Addestramento Cani
    • Alimentazione Cane
    • Veterinaria
    • Le razze
      • Cani da ferma – razze continentali
      • Cani da ferma – razze inglesi
      • Cani da Cerca
      • Cani da Seguita
      • Cani da Tana
      • Cani da Riporto
      • Cani da Traccia
  • Viaggi
    • Viaggi – Caccia in Italia
    • Viaggi – Estero
    • Aziende Agrituristiche Venatorie
  • Norme
    • Calendari Venatori
    • Licenza di Caccia
    • Leggi Venatorie Regionali
    • Leggi Venatorie Italiane
    • Leggi Venatorie Comunitarie
  • Ricette
  • Rubriche
    • Rivista
    • Caccia e Cacciatori
    • Tecniche di Caccia
    • Fucili e Munizioni Caccia
    • Racconti di Caccia
    • Digiscoping
    • Vini
      • Vini Rossi
      • Vini Bianchi
      • Distillati
      • Spumanti
      • Wine Style
    • Armi da Caccia
      • Balistica Venatoria
      • Cartucce da Caccia
      • Fucili da Caccia
        • Fucili Caccia Canna Rigata
        • Fucili Caccia Combinati
    • Fauna
      • Fauna Cacciabile
      • Fauna Protetta
      • Fauna Protetta Particolarmente
    • Giochi di Caccia
    • Concorso
    • Concorso letterario
      • Opere Letterarie
      • Opere Video
    • Pubblicità
    • Contattaci
    • Accedi
      • Registrati
        • CACCIAPASSIONE
          • Il mio account
          • Ordini
          • Modifica account
          • Logout
  • Home
  • Shopping
  • Notizie caccia
    • Ultime
    • Associazioni Venatorie
    • Sportive
  • Video caccia
  • Prove Venatorie
    • Fucili da Caccia
    • Canna rigata
    • Canna liscia
    • Munizioni e Polveri Caccia
    • Ottiche e Accessori Caccia
  • Cani da Caccia
    • Cani e Cacciatori
    • Addestramento Cani
    • Alimentazione Cane
    • Veterinaria
    • Le razze
      • Cani da ferma – razze continentali
      • Cani da ferma – razze inglesi
      • Cani da Cerca
      • Cani da Seguita
      • Cani da Tana
      • Cani da Riporto
      • Cani da Traccia
  • Viaggi
    • Viaggi – Caccia in Italia
    • Viaggi – Estero
    • Aziende Agrituristiche Venatorie
  • Norme
    • Calendari Venatori
    • Licenza di Caccia
    • Leggi Venatorie Regionali
    • Leggi Venatorie Italiane
    • Leggi Venatorie Comunitarie
  • Ricette
  • Rubriche
    • Rivista
    • Caccia e Cacciatori
    • Tecniche di Caccia
    • Fucili e Munizioni Caccia
    • Racconti di Caccia
    • Digiscoping
    • Vini
      • Vini Rossi
      • Vini Bianchi
      • Distillati
      • Spumanti
      • Wine Style
    • Armi da Caccia
      • Balistica Venatoria
      • Cartucce da Caccia
      • Fucili da Caccia
        • Fucili Caccia Canna Rigata
        • Fucili Caccia Combinati
    • Fauna
      • Fauna Cacciabile
      • Fauna Protetta
      • Fauna Protetta Particolarmente
    • Giochi di Caccia
    • Concorso
    • Concorso letterario
      • Opere Letterarie
      • Opere Video
    • Pubblicità
    • Contattaci
    • Accedi
      • Registrati
        • CACCIAPASSIONE
          • Il mio account
          • Ordini
          • Modifica account
          • Logout
Caccia Passione
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Notizie di caccia Associazioni Venatorie

Danni proliferazione cinghiali e altra fauna selvatica. Risoluzione unitaria alla Camera.

Caccia Passione di Caccia Passione
30 Ottobre 2014
in Associazioni Venatorie
Tempo di lettura: 11 minuti di lettura
A A
0
Condividi su FacebookCondividi su TwitterInvia WhatsApp

Cinghiali: Sui danni causati all’agricoltura e alla zootecnia da alcune specie di fauna selvatica o inselvatichita con particolare riferimento alla proliferazione dei cinghiali.

La XIII Commissione,
premesso che:

l’agricoltura rappresenta uno dei settori maggiormente incisivi sulla bilancia commerciale del Paese, una delle voci principali di export e di produzioni di eccellenza capace di essere, anche nella grave e perdurante crisi economica ed occupazionale, un comparto anticiclico di irrinunciabile valenza;

da anni le rilevanti criticità determinate dai danni causati all’agricoltura e alla zootecnia da alcune specie di fauna selvatica o inselvatichita, hanno assunto dimensioni allarmanti, con gravi ripercussioni che incidono inevitabilmente, oltre che sui bilanci economici delle aziende agricole (in particolare delle aziende di medie e piccole dimensioni che vedono compromesso gran parte del reddito ed interessando produzioni di grande qualità ed eccellenza come il settore vitivinicolo) e compromettendo in vaste aree l’equilibrata ed integrata coesistenza sostenibile tra attività umane e specie animali; la necessità di affrontare e risolvere il problema è stata, nel corso degli anni, sollecitata dalle associazioni agricole di categoria, dagli enti locali territoriali e dalla Conferenza delle regioni;

il fenomeno dei danni provocati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche continua ad avere i connotati di una vera e propria emergenza, che sollecita l’avvio urgente di iniziative da parte delle istituzioni pubbliche, volte a prevedere un sistema adeguato di efficaci misure preventive e di contrasto;

dal punto di vista giuridico la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, così come disposto dalla legge n. 157 del 1992;

sempre la legge n. 157 del 1992 attribuisce alle regioni la competenza in materia di normativa, di programmazione e gestione dell’attività venatoria (nel rispetto dei princìpi generali della legislazione quadro nazionale e delle norme internazionali recepite), che hanno per lo più normato ed attivato in materia le amministrazioni provinciali e gli ATC determinando attività di prevenzione e di prelievo della fauna presente in eccesso;

tali attività sembrano non risultare sufficientemente efficaci e, secondo quando segnalato da numerose amministrazioni locali, pare essere divenuto più complesso ed in alcuni casi quasi inapplicabile, l’iter previsto dalla legge per giungere ai prelievi (province, regioni, ISPRA, ATC);

alla luce di queste difficoltà e per contrastare e prevenire tale fenomeno sono state effettuate numerose e diversificate iniziative parlamentari, che hanno interessato vari gruppi politici, sia nella XVI che nell’attuale legislatura. Sul tema sono state infatti presentati atti di sindacato ispettivo, risoluzioni, proposte di legge ed avviate approfondite indagini conoscitive;

secondo le stime le perdite economiche causate dalla fauna selvatica alle colture, la maggior parte delle quali riconducibili ai cinghiali, sono indicate, da alcune associazioni di categoria, in oltre 70 milioni di euro annui (in molti casi rimborsati solo parzialmente);

sussiste comunque una palese difficoltà a reperire dati ufficiali ed aggiornati sui danni provocati dalla fauna selvatica. A livello nazionale infatti non esiste ad oggi un «database» complessivo con dati qualitativi e quantitativi provocati dalla fauna selvatica. Possiedono «database» le regioni Toscana, Piemonte, Emilia Romagna ed Umbria;

nel mese di novembre 2010 la Conferenza delle regioni e delle province autonome ha prodotto un documento relativo ad una indagine conoscitiva sui danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche relative al periodo (2005-2009). Da tale documento sono emerse, in sintesi, le seguenti indicazioni:
a) i danni causati dalla fauna selvatica sono ingenti e presenti in tutte le regioni, anche se sono differenziati in ragione del territorio, delle culture presenti e delle specie che li causano;
b) le specie animali che procurano danni sono in particolare: cinghiale, capriolo, daino, lepre, fagiano, storno, lupo, nutria;
c) le percentuali significative dei danni sono provocate dalle tre specie maggiormente immesse a scopo venatorio: cinghiale, lepre e fagiano;
d) i maggiori danni sono stati registrati alle coltivazioni, in particolar modo alle produzioni erbacee (oltre 40 milioni di euro) ed alle produzioni arboree (circa 16 milioni di euro);
e) i danni interessano anche la zootecnia ed i veicoli stradali a seguito di incidenti causati da animali selvatici;

la Conferenza delle regioni e delle province autonome ha sollecitato in numerose occasioni il Governo a dare completa attuazione alle disposizioni contenute all’articolo 66, comma 14, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria per il 2001), che dispone il trasferimento, da ripartire tra le regioni per la realizzazione di programmi di gestione faunistico-ambientale a decorrere dall’anno 2004, di una somma pari al 50 per cento dell’introito derivante dall’applicazione della tariffa sulle concessioni governative relative alle licenze di porto di fucile a uso caccia. Maggiori risorse, a giudizio della conferenza, sarebbero inoltre di aiuto anche agli osservatori faunistici regionali per svolgere l’attività di monitoraggio degli habitat e della fauna selvatica nonché per i prelievi e per le deroghe;

nella XVI legislatura la Commissione agricoltura della Camera dei deputati ha approvato un documento a conclusione dell’indagine conoscitiva sul «Fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche». Nella relazione viene evidenziata:
a) la necessità di un’analisi quantitativa e qualitativa del fenomeno attendibile basata su dati certi, realizzata da un ente terzo qualificato e con protocolli scientifici adatti ai censimenti;
b) una rivalutazione, anche temporanea, dei criteri di immissione sul territorio di esemplari di fauna per le specie di cui è stato accertato uno squilibrio delle popolazioni che causa danni gravi alle popolazioni agricole;
c) la valorizzazione, da parte degli organismi pubblici competenti, di una interazione sinergica ed integrata con gli agricoltori ed i cacciatori, anche attraverso collaborazioni specifiche e progetti di filiera;
d) una puntuale individuazione delle aree da ritenersi vocate alla presenza faunistica e di quelle, invece, ove la presenza delle attività agro-silvo-pastorali impone la riduzione al minimo del numero di cinghiali, al fine di prevenire danni alle persone e cose, nonché alle attività che risultano essere quelle maggiormente colpite;
e) il concreto funzionamento delle aree contigue (articolo 32 della legge n. 394 del 1991) in modo che le stesse possano svolgere la loro funzione di «zona cuscinetto» tra l’area protetta ed il territorio in cui si esercita la caccia;
f) una maggiore attenzione alla prevenzione ed ai finanziamenti che questa comporta incoraggiando le amministrazioni locali competenti ad incentivare le aziende nella realizzazione di investimenti strutturali per la difesa dai danni;

appare quindi evidente che ogni strumento o azione efficace per contrastare adeguatamente tale fenomeno debba essere basato su una conoscenza capillare e certificata dei danni prodotti dalla fauna selvatica. La raccolta di questi dati necessita quindi di un protocollo rigoroso ed omogeneo. L’ISPRA (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, vigilato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare) sembrerebbe quindi rappresentare l’ente statale preposto di riferimento scientifico e di ricerca, per mettere a punto e coordinare, di concerto con i Ministeri competenti e gli enti locali di riferimento, un protocollo rigoroso, omogeneo ed efficace di raccolta dei dati per i danni causati dalla fauna selvatica; l’ISPRA è stato infatti istituito con la legge n. 133 del 2008 e svolge anche le funzioni, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, che erano di competenza dell’ex ISPRA (Istituto nazionale per la fauna selvatica normato dalla legge n. 157 del 1992); l’Istituto nazionale per la fauna selvatica, organo scientifico e tecnico di ricerca e consulenza per lo Stato, le regioni e le province, aveva il compito di censire il patrimonio ambientale costituito dalla fauna selvatica; di studiarne lo stato, l’evoluzione ed i rapporti con le altre componenti ambientali; di elaborare progetti di intervento ricostitutivo o migliorativo sia delle comunità animali sia degli ambienti al fine della riqualificazione faunistica del territorio nazionale; di effettuare e di coordinare l’attività di inanellamento a scopo scientifico sull’intero territorio italiano; di collaborare con gli organismi stranieri ed in particolare con quelli dei Paesi della Comunità economica europea aventi analoghi compiti e finalità; di collaborare con le università e gli altri organismi di ricerca nazionali; di controllare e valutare gli interventi faunistici operati dalle regioni e dalle province autonome; di esprimere i pareri tecnico-scientifici richiesti dallo Stato, dalle regioni e dalle province autonome;

nonostante i danni interessino tutto il territorio nazionale il fenomeno ha colpito e colpisce in particolare rilevanza alcune regioni, ed in particolare Toscana, Piemonte, Liguria;

la gravità di tale problematica ha spinto ad esempio la regione Toscana, nei giorni scorsi e per voce dell’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, a chiedere al Governo italiano di farsi promotore nei confronti dell’Unione europea per favorire l’introduzione dello storno fra le specie cacciabili, dal momento che «dopo il cinghiale e il capriolo, è la specie che causa più danni all’agricoltura toscana», e numerose amministrazioni provinciali a scrivere allo stesso Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali segnalando la gravità di danni prodotti da cinghiali e caprioli, come evidenziato da Anna Maria Betti, assessore all’agricoltura e caccia della provincia di Siena e coordinatore Upi Toscana: «Le norme e i regolamenti in materia di gestione della fauna selvatica – ha dichiarato – non sono più adeguati alla situazione attuale e non consentono di mantenere densità sostenibili e giusto equilibrio fra le specie, con l’ambiente circostante e con l’attività agricola»,

in particolare, in Italia l’approccio ai problemi faunistici legati alla proliferazione dei suidi, è condizionato pesantemente da una burocrazia farraginosa e dalla sottovalutazione della dimensione sociale di questo fenomeno, valutato come una faccenda che riguarda solo i singoli agricoltori o allevatori, di fatto lasciati soli a fronteggiare un fenomeno e che in alcune aree del Paese, ha assunto dimensioni preoccupanti;

in particolare la diffusione delle popolazioni di cinghiale interessa molte aree del nostro Paese, anche quelle che per loro natura non ne erano vocate, come i pascoli di alta montagna, provocando gravissimi danni alla rinnovazione delle malghe che date le basse temperature ed il ciclo vegetativo molto breve, si rimarginano con molta difficoltà;

in particolare la proliferazione dei suidi è effetto ed al contempo causa dell’abbandono delle aree agricole e montane da parte delle popolazioni che oltre alla «sofferenza» dovuta alla recente crisi economica, subiscono gravi perdite della produzione che mina ulteriormente la sussistenza degli agricoltori e delle loro famiglie;

in particolare, tale proliferazione risulta particolarmente impattiva a causa dell’irrazionale introduzione a scopo venatorio di esemplari provenienti dal centro Europa che hanno pressoché soppiantato o contaminato incrociandosi, le specie autoctone quali la Sus scrofa majori in Maremma ed il Sus scrofa meridionalis in Sardegna, che morfologicamente ed etologicamente risultavano essere perfettamente integrate e in equilibrio con l’ambiente;

in particolare, a differenza di quanto si sia erroneamente ritenuto fino ad oggi, l’ordinaria attività venatoria, così come viene organizzata e gestita in Italia, non rappresenta una forma di controllo delle popolazioni di cinghiale, tantomeno può rappresentarlo un’estensione del periodo di prelievo (deregulation dei calendari venatori) o la concessione del prelievo in aree altrimenti protette. Altresì, l’attività venatoria ha determinato negli anni una destrutturazione della piramide delle classi di età, agevolando la riproduzione degli esemplari più giovani, abbattendo i capi adulti con più di due anni di età;

in particolare, i metodi di contenimento non cruento, quali le recinzioni meccaniche permanenti e le recinzioni elettrificate (Allegato 1, Metodi di prevenzione diretta dei danni da cinghiale, «Linee guida per la gestione del Cinghiale», ISPRA) ed il trappolaggio per la successiva sterilizzazione farmacologica (Allegato 3, Sistemi di cattura del cinghiale), benché risolutive ed eticamente accettate, non trovano applicazione o perdono di efficacia a causa della mancanza di applicazione da parte degli enti territoriali preposti, di uno schema di piano per la programmazione degli interventi di controllo numerico del cinghiale nelle aree protette (Allegato 2, delle «Linee guida per la gestione del Cinghiale») e della presenza di coadiutori ai piani di controllo numerico del cinghiale, formati secondo lo schema dell’Allegato 4 delle «Linee guida per la gestione del Cinghiale» dell’ISPRA;

in particolare, oltre all’ISPRA, altri enti come l’ARSIA (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricoloforestale) della Toscana, hanno individuato sistemi di contenimento non cruenti delle popolazioni di cinghiali, come riportato nella pubblicazione «I danni causati dal cinghiale e dagli altri ungulati alle colture agricole. Stima e prevenzione», del 1999. Questi metodi purtroppo hanno trovato scarsa applicazione a causa dell’assenza di una pianificazione a livello territoriale da parte degli enti competenti, e per il fatto che i conduttori dei fondi debbano sobbarcarsi gli ingenti oneri economici necessari alla realizzazione degli interventi;

occorre evitare che si sia costretti ad affrontare in modo autonomo l’emergenza, ricorrendo all’abbattimento di capi in modo disorganico e in aperta infrazione delle norme costituzionali a tutela della fauna selvatica;

la legge quadro sulla caccia n. 157 del 1992 e le singole leggi regionali ove emanate, istituiscono un fondo al fine di indennizzare i conduttori di aziende agricole che ne facciano richiesta documentata, con il consiglio regionale che ne regolamenta l’utilizzo. Tuttavia questo piano «no-fault» che dovrebbe rendere quasi scontato l’accoglimento delle domande di risarcimento, trova difficile o impossibile applicazione nelle aree interessate dai danneggiamenti, a causa di lungaggini burocratiche, dell’estrema eterogeneità delle procedure per l’istruzione delle pratiche risarcitorie sul territorio nazionale, nella mancanza di un’assunzione di responsabilità da parte delle autorità degli enti preposti, e nella difficoltà di ottenere dei sopralluoghi condotti da personale qualificato, creando spesso contenziosi a cui corrispondono ulteriori oneri da parte degli agricoltori;

il mancato rilascio delle certificazioni del danno subito dalle aziende agricole, comporta la mancata registrazione del debito effettivo da parte della regione, ponendola nell’impossibilità di ottemperare al decreto-legge n. 35 dell’8 aprile 2013;
a seguito di inefficienze amministrative e difficoltà in sede applicativa, il diritto soggettivo al risarcimento che deve essere integrale, viene impugnato dal danneggiato presso il giudice ordinario per contestare l’applicazione dei criteri di liquidazione da parte delle PA, con tempi di attesa delle sentenze tali da ledere il diritto del soggetto privato, e che ingolfano ulteriormente il sistema giudiziario;

secondo le stime delle associazioni di categoria, la percentuale di danneggiamento da parte dei suidi, ha superato la soglia di tolleranza fissata al 4-5 per cento di perdita di prodotto, ingenerando un allarme sociale. Tra le regioni più colpite abbiamo il Lazio, con circa tre milioni di euro di danni nel solo 2013, soprattutto nei comprensori di Amatrice, Vallepietra, Bracciano, nel reatino e nel viterbese, la Valle d’Aosta, il Piemonte, le Marche, la Toscana, dove rappresentano il 66 per cento dei danni, nel Molise, in provincia di Campobasso, nell’oasi di monte Vairano e in altre regioni

Potrebbe piacerti anche..

Pubblicato sul sito del Ministero della Salute il piano contro la peste suina

Peste suina, due nuovi positivi tra i cinghiali in Liguria

12 Dicembre 2025
Isola d’Elba, i cinghiali tornano a preoccupare dopo l’ultimo incidente mortale

Coldiretti Molise: “Incomprensibili le polemiche sul contenimento dei cinghiali”

10 Dicembre 2025
Marche

Calabria, il Parco della Sila cerca operatori per la caccia di selezione

4 Dicembre 2025
La Regione Molise decide di prorogare la caccia in braccata al cinghiale

A Reggio Calabria un corso per formare i coadiutori al controllo del cinghiale

28 Novembre 2025
Uccidono un cinghiale a pietrate e filmano tutto col telefono, 3 denunciati

Emergenza cinghiali in Molise, la Regione corre ai ripari con una nuova delibera

27 Novembre 2025
Campania

Peste Suina Africana, Campania annuncia la conclusione dello stato di emergenza

26 Novembre 2025
Carica altro

impegna il Governo

1. ad intraprendere urgentemente, secondo il principio che la tutela ambientale debba comunque conciliarsi con l’esercizio dell’attività d’impresa, tutte le iniziative tecniche, organizzative e normative, sia in sede nazionale che in sede comunitaria, per contrastare e prevenire con efficacia il problema dei danni alle colture causati dalla fauna selvatica e in particolare i danni dovuti alla proliferazione dei suidi prevedendo una maggiore sinergia con le regioni e le province autonome e con l’ISPRA;

2. ad istituire, mediante il concerto tra i Ministeri competenti, ISPRA, le regioni e le province autonome, un osservatorio permanente in grado di censire con puntualità, certezza e per mezzo di comprovati parametri tecnici e scientifici, i danni provocati dalla fauna selvatica su tutto il territorio nazionale e ad avviare, nell’ambito delle proprie competenze e di intesa con le regioni e le province autonome, un monitoraggio nazionale sull’applicazione dell’articolo 10 della legge n. 157 del 1992, e in particolare del comma 8, lettera f), al fine di valutare oggettivamente se siano state messe in atto tutte le misure previste dalla legislazione nazionale in materia di risarcimento dei danni da fauna selvatica agli agricoltori e di assicurarsi che si raggiungano dei risultati omogenei sul territorio nazionale così da garantire, al contempo, la tutela della fauna selvatica e il diritto degli agricoltori di essere risarciti in tempi rapidi e certi;

3. a verificare l’attuazione e la dotazione del fondo presso il Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi dell’articolo 24 della legge n. 157 del 1992 e a constatare se siano stati istituiti fondi regionali per il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria, come previsto dall’articolo 26, cagionati delle specie animali indicate negli articoli 2 e 18 e a reperire risorse adeguate per risarcire gli agricoltori dai danni causati dalla fauna selvatica a partire dalla completa attuazione alle disposizioni contenute all’articolo 66, comma 14, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, citata in premessa;

4. ad assumere ogni possibile iniziativa normativa per scorporare il risarcimento o l’indennizzo per i danni di alcune specie selvatiche o inselvatichite e in particolare dei suidi, dalla quota massima (nell’arco di tre esercizi fiscali) prevista per gli aiuti delle aziende agricole rientranti nel regolamento de minimis;

5. a valutare la possibilità di promuovere bandi per la realizzazione e la manutenzione di strumenti di prevenzione a difesa dei comprensori o di singole proprietà, con le caratteristiche stabilite dall’ISPRA o dagli enti di ricerca preposti e l’applicazione dei metodi non cruenti per il controllo della fertilità nonché ad attivare strumenti e risorse finanziarie per promuovere, da parte dei soggetti pubblici e privati interessati, una reale ed efficace azione di prevenzione e la promozione di azioni sperimentali;

6. a convocare quindi in tempi brevi un tavolo tematico di concertazione con le regioni e le province autonome sul problema dei danni causati dalla fauna selvatica

7. ad assumere iniziative per vietare ogni ulteriore introduzione per fini venatori di esemplari di cinghiali su tutto il territorio nazionale, attuando o promuovendo azioni concrete per il recupero e la successiva reintroduzione, al termine dell’emergenza, dei suidi autoctoni italiani quali il Sus scrofa majori ed il Sus scrofa meridionalis;

8. ad adottare e promuovere, per quanto di competenza, tutte le misure necessarie per prevenire l’ibridazione con i suini allevati al pascolo e quindi iniziative per la regolamentazione di queste forme di allevamento

9. a valutare la possibilità di assumere iniziative normative, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, volte ad introdurre una moratoria nei confronti dei debiti che i conduttori dei fondi hanno contratto nei riguardi della pubblica amministrazione e di tutti gli atti di pignoramento conseguenti, maturati a seguito del mancato reddito causato dal danneggiamento alle colture e ai ritardi degli indennizzi e risarcimenti dovuti;

10. ad assumere le opportune iniziative in sede europea al fine di riconoscere possibili indennizzi per i danni provocati all’agricoltura dalle specie selvatiche.

(8-00085) «Cenni, Massimiliano Bernini, Sani, L’Abbate, Oliverio, Luciano Agostini, Antezza, Anzaldi, Benedetti, Carra, Cova, Covello, Dallai, Dal Moro, Fiorio, Gagnarli, Gallinella, Mongiello, Palma, Romanini, Taricco, Tentori, Terrosi, Lupo, Parentela, Prina, Venittelli, Zanin».

30.10.2014

—  Come ricevuto pubblicato —

Tags: agricolturacaccia al cinghiale.cinghialidanni cinghiali
3M Peltor Optime II | Cuffie antirumore per ambienti molto rumorosi 31 dB
3M Peltor Optime II | Cuffie antirumore per ambienti molto rumorosi 31 dB

38,50 €

Repellente selvaggina Animalit 250 ml | EUROHUNT naturale e concentrato
Repellente selvaggina Animalit 250 ml | EUROHUNT naturale e concentrato

24,90 €

Repellente selvaggina Animalit 1l | EUROHUNT naturale e duraturo
Repellente selvaggina Animalit 1l | EUROHUNT naturale e duraturo

69,20 €

Scent Barrier Schiuma 675ml Hagopur | Supporto adesivo per barriera olfattiva
Scent Barrier Schiuma 675ml Hagopur | Supporto adesivo per barriera olfattiva

46,50 €

Scopri tutti i nostri prodotti
Articolo precedente

Caccia alla Pernice in Piemonte, Tar da torto alla Regione

Prossimo Articolo

Gran Galà della Caccia e del Tiro a Pontevalleceppi (PG) il 15 novebre 2014

Caccia Passione

Caccia Passione

Caccia Passione è la testata giornalistica specializzata su caccia, cinofilia, armi e outdoor.. Scoprici su www.cacciapassione.com

Caccia: Potrebbe interessare..

Cacciatrici FIDC, impegno mantenuto per il reparto Oncologico dell’ospedale di Parma

di Simone Ricci
14 Dicembre 2025
0
Cacciatrici FIDC, impegno mantenuto per il reparto Oncologico dell’ospedale di Parma

Il pranzo benefico di maggio Ricordate l'assegno che il Coordinamento delle donne cacciatrici della Federcaccia aveva consegnato all’associazione The Angels Val Parma dopo il pranzo benefico organizzato a Carpadasco il 25 maggio scorso? La stessa FIDC ne aveva dato notizia...

Vedi altroDetails

Maria Spaltro, 81 anni e una passione infinita per le competizioni cinofile

di Simone Ricci
13 Dicembre 2025
0
Maria Spaltro, 81 anni e una passione infinita per le competizioni cinofile

Soddisfazioni azzurre L’Assemblea nazionale della Federazione Italiana della Caccia è stata l’occasione per presentare ai quadri dirigenti gli atleti che con i loro compagni a 4 zampe hanno rappresentato il nostro Paese in occasione degli ultimi Campionati del mondo di...

Vedi altroDetails

FIDC, aumento dei follower sia su Instagram che su Facebook

di Simone Ricci
12 Dicembre 2025
0
FIDC, aumento dei follower sia su Instagram che su Facebook

Bilancio sociale Dal 2019, la FIdC ha avviato un percorso di rendicontazione sociale e ambientale affidato a una società terza esterna, con l’obiettivo di rappresentare in modo oggettivo e comparabile il valore sociale generato sul territorio nazionale attraverso le molteplici...

Vedi altroDetails

Aperti i lavori della 70ª assemblea nazionale straordinaria Federcaccia

di Simone Ricci
12 Dicembre 2025
0
Aperti i lavori della 70ª assemblea nazionale straordinaria Federcaccia

Quadri dirigenti al completo Aperti dal saluto del Presidente nazionale Massimo Buconi e dalla nomina come Presidente di turno dell’Assise di Luca Agnelli, Provinciale di Milano e Monza-Brianza, sono in pieno svolgimento i lavori della 70^ Assemblea nazionale straordinaria della...

Vedi altroDetails

Da ACMA e UCIM il nuovo progetto “Caccia e Biodiversità” per valorizzare i cacciatori

di Simone Ricci
12 Dicembre 2025
0
Da ACMA e UCIM il nuovo progetto “Caccia e Biodiversità” per valorizzare i cacciatori

Migratori acquatici e migratoria di terra In attesa della Assemblea Nazionale in programma a Roma per domani, 12 dicembre, i responsabili delle Settoriali Federcaccia hanno tenuto la loro riunione periodica insieme al Coordinatore nazionale, il Consigliere di Presidenza Oscar Stella....

Vedi altroDetails

La Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Toscane scrive alla Regione per dare il proprio appoggio sul prelievo della pavoncella

di Simone Ricci
11 Dicembre 2025
0
Caccia in Basilicata, TAR accoglie il ricorso contro la Regione e il calendario

Autorizzazioni e polemiche Le associazioni venatorie aderenti alla Cabina di Regia si rivolgono a Giunta e Consiglio della Regione Toscana per far presente che la polemica sollevata nei giorni scorsi dalle associazioni ambientaliste sulla delibera regionale che autorizza il prelievo...

Vedi altroDetails

“Selvaggina in Cucina”: una serata di buon cibo e caccia con FIDC Magenta

di Simone Ricci
11 Dicembre 2025
0
“Selvaggina in Cucina”: una serata di buon cibo e caccia con FIDC Magenta

Serata tradizionale Una serata da ricordare all’insegna del gusto, della tradizione venatoria e della forte coesione associativa: questo è stato l’epilogo della tradizionale cena “Selvaggina in cucina”, organizzata dal Nucleo Federcaccia di Magenta in provincia di Milano. L’evento si è...

Vedi altroDetails

Nature Restoration Law: ambiente, agricoltura e caccia insieme per dare nuova vita ai territori

di Simone Ricci
11 Dicembre 2025
0
Nature Restoration Law: ambiente, agricoltura e caccia insieme per dare nuova vita ai territori

L'argomento trattato Federcaccia Umbra in collaborazione con Federcaccia Nazionale, sempre pronta a promuovere una gestione attiva e sostenibile della caccia, organizza un incontro su un tema di grande rilevanza che riguarda da vicino la nostra attività e il suo porsi...

Vedi altroDetails

Meteo Beccaccia, in Lombardia prelievo venatorio autorizzato fino al 15 dicembre

di Simone Ricci
9 Dicembre 2025
0
I cacciatori lombardi potranno continuare a prelevare beccacce fino al 25 dicembre

Freddo e problematiche Federcaccia Lombardia ha reso noto il secondo bollettino “Meteo Beccaccia” della stagione venatoria 2025-2026, che stabilisce l’assenza di problematiche legate a freddo e gelo sufficienti per attivare la sospensione. I prossimi sei giorni Pertanto, la caccia alla...

Vedi altroDetails

0,66%: il numero con cui la caccia può smontare anni di attacchi ideologici

di Simone Ricci
7 Dicembre 2025
0
0,66%: il numero con cui la caccia può smontare anni di attacchi ideologici

Percentuale significativa 0,66%: il numero che smonta anni di attacchi ideologici all'attività venatoria. È questa la percentuale in cui la caccia influisce sulla biodiversità secondo le stime dell’Agenzia Europea dell’Ambiente. Approccio scientifico Un numero che, come sottolineato dalla Federazione Italiana...

Vedi altroDetails
Carica altro
Prossimo Articolo
Gran Galà della Caccia e del Tiro a Pontevalleceppi (PG) il 15 novebre 2014

Gran Galà della Caccia e del Tiro a Pontevalleceppi (PG) il 15 novebre 2014

Caccia in Sardegna: due cacciatori denunciati per omessa custodia d’arma da fuoco

Caccia in Sardegna: due cacciatori denunciati per omessa custodia d'arma da fuoco

Incidente di Caccia: Cacciatore colpito per errore da compagno di battuta

Incidente di Caccia: Cacciatore colpito per errore da compagno di battuta

Bracconaggio, Corpo Forestale dello Stato di Venafro sequestra lacci e richiami acustici illegali.

Bracconaggio, Corpo Forestale dello Stato di Venafro sequestra lacci e richiami acustici illegali.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LE NOSTRE PROVE

Fototrappole SPYPOINT: tecnologia, autonomia e controllo totale del territorio

Fototrappole SPYPOINT: tecnologia, autonomia e controllo totale del territorio
di Caccia Passione
29 Novembre 2025
0
CondividiTweetInvia

Vector optics Continental Tactical Ffp 6-36×56

Vector optics Continental Tactical Ffp 6-36×56

Il cannocchiale 6-36x56 della linea Continental di Vector optics.

di Massimo Vallini
26 Novembre 2025
0
CondividiTweetInvia

Beretta Ax800 Suprema: tecnologia sull’acqua

Beretta Ax800 Suprema: tecnologia sull’acqua

È pensato per la caccia agli acquatici il nuovo semiautomatico supermagnum Beretta Ax800 Suprema.

di Massimo Vallini
23 Novembre 2025
0
CondividiTweetInvia

CACCIA & CACCIATORI

Sei un cacciatore 4.0?

Sei un cacciatore 4.0?

L’immagine creata dall’intelligenza artificiale è suggestiva, ma irrealistica

di Massimo Vallini
6 Novembre 2025
0
CondividiTweetInvia

Addio a Big Hunter: Caccia Shopping raccoglie l’eredità dello storico negozio dei cacciatori italiani

Caccia Shopping: il nuovo ecommerce per caccia, outdoor e cinofilia
di Caccia Passione
19 Ottobre 2025
1
CondividiTweetInvia

RICETTE

Lepre in salmì alla toscana

Lepre in salmì alla toscana
di Caccia Passione
20 Dicembre 2024
0
CondividiTweetInvia

Spezzatino di cervo con salsa ai frutti di bosco e polenta grigliata

Spezzatino di cervo con salsa ai frutti di bosco e polenta grigliata
di Caccia Passione
19 Dicembre 2024
0
CondividiTweetInvia

RACCONTI CACCIA

La mia prima avventura di caccia: un ritorno alle radici

La mia prima avventura di caccia: un ritorno alle radici
di Caccia Passione
4 Giugno 2025
0
CondividiTweetInvia

NOTIZIE CACCIA

Federparchi

Federparchi: “Sul lupo non c’è bisogno di allarmismi ma di attrezzarsi per il suo ritorno”

14 Dicembre 2025
Cacciatrici FIDC, impegno mantenuto per il reparto Oncologico dell’ospedale di Parma

Cacciatrici FIDC, impegno mantenuto per il reparto Oncologico dell’ospedale di Parma

14 Dicembre 2025
La FITAV Abruzzo porta il tiro a volo nelle scuole

La FITAV Abruzzo porta il tiro a volo nelle scuole

14 Dicembre 2025
Maria Spaltro, 81 anni e una passione infinita per le competizioni cinofile

Maria Spaltro, 81 anni e una passione infinita per le competizioni cinofile

13 Dicembre 2025
Contribuì al ritrovamento di un bimbo disperso nei boschi: Dario Mattiauda premiato come “Cacciatore dell’anno”

Contribuì al ritrovamento di un bimbo disperso nei boschi: Dario Mattiauda premiato come “Cacciatore dell’anno”

12 Dicembre 2025
FIDC, aumento dei follower sia su Instagram che su Facebook

FIDC, aumento dei follower sia su Instagram che su Facebook

12 Dicembre 2025

VIDEO CACCIA

Born in the USA: la forza impressionante del Chesapeake Bay Retriever

Born in the USA: la forza impressionante del Chesapeake Bay Retriever

11 Marzo 2024
Sauer&Sohn, Minox e Liemke a caccia di daini

Sauer&Sohn, Minox e Liemke a caccia di daini

9 Marzo 2024
Stoeger AIRGUNS Shooting Games 2023.. Ancora una volta un successo!!

Stoeger AIRGUNS Shooting Game 2023

15 Novembre 2023
Benelli Lupo HPR Day: Un’esperienza unica nel cuore del Piemonte!

Benelli Lupo HPR Day: Un’esperienza unica nel cuore del Piemonte!

6 Ottobre 2023
Leica in Portugal: 50 years of history, passion and excellence

Leica in Portugal: 50 years of history, passion and excellence

6 Ottobre 2023
Caccia agli ungulati in Toscana: scopri l’offerta dell’AAV “Campo alla Pigna”

A Guadalajara con BERGARA: caccia ai caprioli e cinghiali in Spagna!

18 Agosto 2023

Tag Cloud

agricoltura animalisti arci caccia associazione atc BATTUTA beccaccia bracconaggio caccia caccia al cinghiale. cacciatori calendario calendario venatorio cane cani cani da caccia carabina cinghiale cinghiali coldiretti emergenza fauna fauna selvatica federcaccia ferma fidc fucile lepre. lombardia migratoria news notizie peste suina provincia Regione sardegna stagione tar Toscana toscana ungulati venatoria venatorio veneto video

Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni

Contattaci: [email protected]

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Shopping
  • Notizie caccia
    • Ultime
    • Associazioni Venatorie
    • Sportive
  • Video caccia
  • Prove Venatorie
    • Fucili da Caccia
    • Canna rigata
    • Canna liscia
    • Munizioni e Polveri Caccia
    • Ottiche e Accessori Caccia
  • Cani da Caccia
    • Cani e Cacciatori
    • Addestramento Cani
    • Alimentazione Cane
    • Veterinaria
    • Le razze
      • Cani da ferma – razze continentali
      • Cani da ferma – razze inglesi
      • Cani da Cerca
      • Cani da Seguita
      • Cani da Tana
      • Cani da Riporto
      • Cani da Traccia
  • Viaggi
    • Viaggi – Caccia in Italia
    • Viaggi – Estero
    • Aziende Agrituristiche Venatorie
  • Norme
    • Calendari Venatori
    • Licenza di Caccia
    • Leggi Venatorie Regionali
    • Leggi Venatorie Italiane
    • Leggi Venatorie Comunitarie
  • Ricette
  • Rubriche
    • Rivista
    • Caccia e Cacciatori
    • Tecniche di Caccia
    • Fucili e Munizioni Caccia
    • Racconti di Caccia
    • Digiscoping
    • Vini
      • Vini Rossi
      • Vini Bianchi
      • Distillati
      • Spumanti
      • Wine Style
    • Armi da Caccia
      • Balistica Venatoria
      • Cartucce da Caccia
      • Fucili da Caccia
    • Fauna
      • Fauna Cacciabile
      • Fauna Protetta
      • Fauna Protetta Particolarmente
    • Giochi di Caccia
    • Concorso
    • Concorso letterario
      • Opere Letterarie
      • Opere Video
    • Pubblicità
    • Contattaci
    • Accedi
      • Registrati
  • it
    • en
    • fr
    • de
    • it
    • ro
    • ru
    • es

Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni

Contattaci: [email protected]

Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy