In poche parole, è stata data ragione a un cacciatore originario di Firenze che si era previsto privato della sua licenza nonostante la riabilitazione intervenuta per dei reati compiuti in passato. Inoltre, l’interpretazione del Tribunale Amministrativo Regionale toscano è stata bocciata dallo stesso Consiglio: la nuova direttiva non può essere applicata soltanto a quelle situazioni che si sono verificate dopo l’entrata in vigore della norma, ma anche a quelle precedenti.
Sanzione pesante È davvero particolare la vicenda che ha avuto come protagonisti, contrapposti tra loro, un cacciatore umbro e l'Ambito Territoriale di Caccia Perugia 2. La Commissione Ungulati dell'ATC, infatti, ha multato l'uomo sospendendolo dall'attività venatoria per le stagioni 2024-2025,...
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