Il nome comune parla chiaro: per contenere la lunga coda di questo uccello servirebbe un “bugnolo” o una “bugnola”, che nella lingua toscana indica un ampio recipiente per i cereali. Si sposta spesso in gruppi numerosi, riconoscibili, oltre che per l’inconfondibile silhouette, per il vociare allegro e le acrobazie alle estremità dei rami più sottili“.
Diretta tv "Oggi mercoledì 11 giugno dalle ore 15.00 in diretta su RAI 3 avrò modo di chiedere al Ministro Lollobrigida a che punto è l'annunciato disegno di legge del Governo sulla riforma della legge 157/92 sulla caccia". Così l'onorevole...
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