Presenza massiccia di fauna selvatica
“Questa nuova sede della sezione territoriale di Belluno è un importante presidio di sanità per un territorio complesso e particolare. È una delle dieci sedi dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie, un’eccellenza della nostra regione, punto di riferimento non solo nazionale ma anche internazionale. La nuova sede è inserita, infatti, in un’ampia zona montana contrassegnata da una presenza massiccia di fauna selvatica ma anche da aree antropizzate e produttive con bestiame da allevamento soprattutto in funzione di un’affermata vocazione alla produzione lattiero casearia, quindi con particolare attenzione alle piccole produzioni, alle malghe. Segna un ulteriore tassello della collaborazione che vede da sempre complementari la sanità regionale e l’IZPSV, soprattutto in un’ottica di approccio one ealth, in cui sono strettamente connesse la salute umana, quella animale e quella dell’ecosistema. Esprimo, quindi, a nome della Regione grande soddisfazione per questa nuova struttura”.
Nuova sezione territoriale
Queste le parole dell’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, che oggi a Belluno ha inaugurato la nuova sezione territoriale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), accolta dalla direttrice generale Antoniai Ricci. All’evento, erano presenti, inoltre, la vicepresidente della Provincia, Silvia Callegaro, il Sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, il Presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Luca De Carlo, il prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton, e il Direttore generale di ARPAV, Loris Tomiato.
Il lavoro svolto contro l’aviaria
“L’attività dell’istituto è vastissima e altamente specialistica, basta pensare il lavoro svolto contro l’aviaria, la peste suina, la west nile e tante altre malattie infettive – ha aggiunto l’assessore Lanzarin –. Quando parliamo di sanità animale parliamo di sicurezza alimentare e, quindi, anche di prevenzione. È sempre più un concetto consolidato quello che ritiene che le risorse da destinare alla prevenzione debbano essere considerate investimenti anziché finanziamenti in conto gestione. Certamente sono investimenti i cui frutti non hanno un riscontro immediato ma sono il volano per la tenuta futura del sistema sanitario, per il contenimento delle malattie croniche nella popolazione, per la diffusione di sani e corretti stili di vita a cominciare proprio dall’alimentazione. La correttezza di quest’ultima è favorita da una filiera corta e certificata della produzione, garantita dal lavoro di strutture all’avanguardia come quella inaugurata oggi”.
Formazione per la popolazione
Nel 2024 i laboratori hanno eseguito 7.737 analisi nell’ambito della sanità animale. In maniera rilevante, la sezione si occupa della sorveglianza sanitaria della fauna selvatica e fornisce consulenza al Servizio sanitario nazionale, a istituzioni e associazioni, oltre a promuovere attività di informazione e formazione per la popolazione, associazioni e operatori del settore. Svolge inoltre attività di ricerca scientifica su malattie trasmissibili dagli animali selvatici all’uomo e studio dei fattori ambientali che ne influenzano la diffusione. (Fonte REGIONE VENETO)