Sospiro di sollievo
Tu abbi fiducia perché c’è Mamma Giustizia per te: è passato oltre mezzo secolo da quando la storica band dei Nomadi ha messo in musica questa frase, ma un conto è una canzone e un altro la realtà. Lo sa bene un uomo residente a Varese che ha avuto il suo bel daffare proprio con la giustizia e che ha potuto tirare (per il momento) un sospiro di sollievo. Il TAR Lombardia, infatti, ha annullato il divieto di detenzione delle armi e il diniego al rinnovo della licenza di caccia, oltre alla revoca della licenza di collezione di armi antiche.
I comportamenti contestati
Tutto ha avuto inizio con il provvedimento dell’autorità di pubblica sicurezza varesina. Il protagonista della storia ha denunciato un furto in casa e la polizia ha contestato la custodia delle armi e la detenzione abusiva di 8 armi antiche che non risultavano iscritte nella licenza di collezione. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso dell’uomo per “deficit d’istruttoria” e “carenza di motivazione”.
Niente di illegale
In pratica, secondo il TAR il possesso delle 8 armi contestate non è illegale visto che sono appunto storiche e la loro aggiunta alla collezione non rappresentava un cambiamento tale da giustificare la denuncia. La condotta di omessa custodia, poi, non è configurabile in relazione alle armi antiche. Un nuovo precedente, dunque, che arricchisce una giurisprudenza già molto ampia e variegata.