Una prevaricazione centralista obsoleta
“La sentenza del TAR Lombardia del 2 maggio scorso ha portato un clima di grave incertezza nel mondo venatorio, andando a bloccare la caccia su oltre 150mila ettari di montagne lombarde, perché basata su presupposti profondamente distorti e non aggiornati” dichiara il Consigliere regionale della Lega Floriano Massardi, Presidente della Commissione Agricoltura, Montagna e Foreste. “La norma dell’art. 21 della Legge 157 del 1992 che vietava la caccia ‘nei valichi montani interessati dalle rotte migratorie’ senza una definizione univoca ed oggettiva si è dimostrata una prevaricazione centralista obsoleta, un unicum nella legislazione europea, estremamente ambigua e inapplicabile, oltre che profondamente estranea alla realtà lombarda in cui la caccia non è solo un’attività venatoria ma una componente culturale, sociale e gestionale del territorio” spiega Massardi.
Superfici cacciabili
“A peggiorare la situazione è intervenuta la recente sentenza del TAR che, sulla base di una relazione tecnica costruita su criteri molto discutibili, ha ignorato il fatto che oggi esistono già limiti al prelievo faunistico stabiliti in sede europea, ha scelto di non distinguere, ma solo di applicare un divieto assoluto in ragione di un malinteso principio di precauzione che riduce fino al 90% le superfici cacciabili in molti ambiti, bloccando ogni forma di censimento e di contenimento faunistico, anche nella gestione dei cinghiali proprio mentre cresce l’emergenza PSA (peste suina africana)” prosegue Massardi.
Un intervento rapido, chiaro e risolutivo
“Con la mozione odierna la Regione riceve un forte mandato per impugnare tale sentenza antistorica nelle sedi competenti e chiedere una sospensiva che eviti danni irreparabili al tessuto economico-sociale della caccia in Lombardia. Ma non basta: come Lega ci siamo battuti per far approvare un emendamento che chiede un intervento rapido, chiaro e risolutivo da parte del Governo centrale attraverso lo strumento del Decreto-legge. Con grande soddisfazione abbiamo infine visto approvare la nostra proposta e la mozione della maggioranza, con il voto favorevole anche di cinque consiglieri dell’opposizione: un segnale forte di presenza e di sostegno a tutto il mondo venatorio che ora attende solo l’ultimo passaggio a Roma dove la Lega non si farà trovare impreparata, a difesa del buon senso e del mondo venatorio lombardo” conclude Massardi. (Fonte Ufficio stampa Lega – Lega Lombarda Salvini)