Misure speciali di controllo
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale Europea il REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2025/862 DELLA COMMISSIONE, riunitasi il 30 aprile, recante modifica dell’Allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la Peste Suina Africana. In base a quanto approvato, viste le informazioni e le giustificazioni fornite, vi è stata quindi una rimodulazione delle zone di restrizione.
Di seguito riportiamo le modifiche relative alla regione Calabria in base al nuovo regolamento. Sono stati esclusi dagli elenchi di restrizione e quindi risultano ora indenni i seguenti comuni (divisi per ATC):
ATC RC1: Melicucco, Polistena, Rosarno, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, Maropati, Laureana di Borrello, Candidoni, Giffone, Galatro, San Pietro di Caridà, Serrata, Feroleto della Chiesa, Cinquefrondi, Anoia.
ATC RC2: Canolo, Agnana Calabra, Mammola, Siderno, Placanica, Riace, San Giovanni di Gerace, Martone, Stilo, Marina di Gioiosa Ionica, Roccella Jonica, Camini, Grotteria, Monasterace, Pazzano, Gioiosa Ionica, Bivongi, Stignano, Caulonia.
Aggiornamento
A seguito del provvedimento UE, ecco l’aggiornamento dei comuni della provincia di Reggio Calabria ancora compresi nelle zone di restrizione, di cui all’Allegato 1:
Restrizioni I: Taurianova, Locri, Cittanova, Gerace, Rizziconi, Antonimina, Portigliola, Gioia Tauro, Sant’Ilario dello Ionio, Terranova Sappo Minulio, Molochio, Bagnara Calabra, Oppido Mamertina, Palmi, Melicuccà, Ardore, Seminara, Ciminà, Varapodio, San Procopio.
Restrizioni II: Cardeto, Motta San Giovanni, Montebello Ionico, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Sant’Alessio in Aspromonte, Sinopoli, San Roberto, San Lorenzo, Melito di Porto Salvo, Laganadi, Calanna, Santo Stefano in Aspromonte, Reggio Calabria, Scilla, Condofuri, Bagaladi, Fiumara, Bova Marina, Villa San Giovanni, Campo Calabro, Roccaforte del Greco, Platì, Palizzi, Samo, Africo, Benestare, Brancaleone, Bianco, Careri, Casignana, Staiti, Scido, Delianuova, Cosoleto, Ferruzzano, Bruzzano Zeffirio, Bova, Bovalino, Caraffa del Bianco, San Luca, Roghudi, Santa Cristina d’Aspromonte, Sant’Agata del Bianco.
Un primo, ma significativo passo
Questo provvedimento rappresenta un primo, ma significativo passo, affinché l’intero territorio della Città Metropolitana possa uscire dalle restrizioni, considerato che l’ultimo rinvenimento di carcasse di cinghiale infette risale al 13 novembre 2023. Alla luce delle attività disposte dal Commissario nazionale PSA sui territori interessati attraverso la ricerca minuziosa e mirata delle carcasse con l’ausilio dei cani molecolari, Federcaccia ritiene e auspica che anche gli altri comuni vengano riclassificati prima possibile, liberandoli dalle residue restrizioni. Anche alla luce delle attività di depopolamento effettuate, che hanno confermato l’assenza della virosi sui territori interessati. Federcaccia Calabria auspica quindi che il territorio metropolitano possa uscire quanto prima dalle restrizioni, per riportare alla normalità le attività di allevamento suinicolo e per consentire la completa ripresa dell’attività venatoria sull’intero territorio degli Atc interessati. Affinché questi obiettivi vengano presto raggiunti, Federcaccia continuerà nel lavoro al fianco delle istituzioni, attraverso la formazione e l’ausilio dei tanti cacciatori e bioregolatori che, volontariamente, operano al servizio del territorio e della comunità; grazie al loro decisivo e fondamentale apporto, si stanno infatti ottenendo questi risultati che puntano ad eradicare definitivamente la PSA dal territorio calabrese.