La scelta della Questura
Le sentenze giuridiche del nostro paese fanno spesso emergere situazioni particolari, in primis quando si ha a che fare con la licenza di caccia. Lo sa bene un uomo che si è rivolto al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Umbria, dopo che la Questura gli aveva appunto revocato questo documento per un motivo davvero incredibile: il possesso di una paletta simile a quelle utilizzate dalle forze dell’ordine ai posti di blocco.
Reato prescritto
In poche parole, questa persona è stata condannata 12 anni fa per possesso di segni distintivi contraffatti: “Illecitamente deteneva una paletta per segnalazione con caratteristiche non conformi a quelle indicate dal Codice della Strada, ovvero recante al centro il logo della Repubblica Italiana e quindi simulando la funzione di quelle in dotazione alle forze di polizia“. Il reato si è poi prescritto, ma la licenza di caccia è stata ugualmente evitata.
I dubbi dei giudici
Gli avvocati dell’uomo hanno puntato proprio sulla prescrizione e sul fatto che non ci siano stati nel tempo comportamenti violenti e aggressivi. I giudici del TAR hanno però respinto il ricorso con queste motivazioni: “La vicenda fa sorgere significativi dubbi in merito all’affidabilità in una materia particolarmente delicata come quella della detenzione e dell’uso delle armi, in cui, per consolidata giurisprudenza, è richiesta una specchiata condotta di vita“.