Non solo non era stata compiuta una “adeguata istruttoria” ma mancava anche l’indicazione “di efficacia del provvedimento”. Il Tar di Bologna ha così annullato l’ordinanza numero 13 per l’abbattimento delle nutrie emessa il 15 dicembre 2014 (e pubblicata a fine di quel mese) dal sindaco di Solarolo (non costituito in giudizio). La decisione è stata presa in accoglimento del ricorso presentato nel 2015 dall’associazione Vittime della Caccia.
Secondo i giudici amministrativi del TAR, la giurisprudenza ha in altre occasioni chiarito che il presupposto del pericolo di un danno grave ed imminente per l’incolumità pubblica non ricorre quando a fronteggiare la paventata situazione la pubblica amministrazione abbia già provveduto con mezzi propri che, per la loro idoneità a evitare il danno temuto, rendano non più urgenti e indilazionabili ulteriori interventi a carico del privato. Nel caso di specie oltre a non essere stata compiuta una adeguata istruttoria, è mancata anche l’indicazione del termine finale di efficacia del provvedimento.
Giornalista. Nato a Roma nel 1982. Tante passioni, tra cui quella per l'ambiente, il territorio e la ruralità, maturata grazie alle vacanze nell'Appennino Umbro-Marchigiano e ai racconti dei cacciatori del posto. Ha dedicato parte dei suoi studi all'agricoltura e all'economia "green".
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