Wilderness (AIW), associazione italiana riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con Decreto 28 dicembre 2004 – G.U. n. 53 – 5 marzo 2005, lancia un nuovo appello nel suo comunicato stampa. “Un parco per morire!”.
Il titolo non è un assurdo. I Comuni che entrano in un Parco si avviano alla morte amministrativa, alla perdita di potere sul territorio, ad autocondannarsi (gli amministratori ed i propri cittadini) a perenne istanze per richieste di autorizzazioni per ogni inezia che riguardi i loro terreni e le risorse naturali che ne traggono, ogni loro proprietà; una vera e propria cessione di poteri e di diritti, che dai Comuni e dai loro cittadini, passano per legge all’ente gestore del Parco ed ai loro dirigenti: un atto tanto antidemocratico da essere utilizzato da poche nazioni al mondo per difendere la Natura, poche anche in Europa, benché proprio l’Unione Europea ne abbia adottato il metodo attraverso i cosiddetti SIC, ZPS e ZSC (metodo avallato anche dai nostri politici!).
Ora il CAI di Frosinone e la Consigliera regionale cui fa riferimento (anche politico?) vorrebbero convincere i Comuni dei Monti Ernici ad ingabbiarsi da soli. Sappiano, i Comuni interessati, che se per entrare in un Parco ci vuole il loro assenso, la legge poi non prevede più che ne possano uscire. Una volta Parco, Parco per sempre, secondo la legge italiana! “Un Parco per rinascere”, hanno titolato i giornali; ma il Parco darebbe il colpo di grazia ai Comuni dei Monti Ernici! Scrivono, i “pifferai ciociari” sostenitori del Parco, che esiste già una “lunga serie di vincoli ambientali (…) a cui il territorio è sottoposto”. E allora, ci chiediamo noi, e si chiedano i Comuni interessati: perché un Parco, se i vincoli già esistono, peraltro tutti imposti? Per creare poltrone, sempre ben remunerate, dove qualcuno di loro (tra i proponenti) va poi magari a sedersi? Per chiudere la caccia, visto che è l’unico vincolo finora non ancora in atto? E per ottenere questo disinformano l’opinione pubblica, sperando di trascinare il popolo dietro ai loro pifferi, come i topi della favola di Brema: stiano attenti gli amministratori, non si facciano incantare da questi interessati pifferai ciociari, i quali poi non potranno mai mantenere le loro promesse come i tanti troppi esempi sparsi per l’Italia dimostrano, promesse fatte per ottenere inutili (per la Natura) grandi Parchi anziché Parchi più piccoli ma Parchi più seri (e più democratici!).
Sappiano, i Comuni, quello che i suddetti pifferai ciociari non gli diranno mai, che sono sempre più in Italia i Comuni pentiti: solo tra lo scorso anno ed i primi mesi di questo 2015, almeno tre di essi hanno già trovato il coraggio di approvare le pur inutili delibere per chiedere la loro uscita da Parchi in cui erano entrati con superficialità e con le stesse illusioni di sviluppo, economia, turismo, pubblici contributi, posti di lavoro, incarichi, ecc. (promesse mai mantenute!), mentre i Comuni e le loro cittadinanze hanno subito e continuano a subire i vincoli, speso inutili ai fini per cui i Parchi furono proposti: il Comune di Minervino Murge nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia (Puglia), il Comune di Trevi nel Lazio nel Parco Regionale dei Monti Simbruini (Lazio) e il Comune di Ottati nel Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano (Campania). E altri presto si aggregheranno, perché solo con la forza politica si potrà far cambiare la legge che sancisce “l’ergastolo” ai Comuni (e loro cittadini) che entrano in un Parco. Tra l’altro, è recente l’opposizione ad una proposta di ampliamento di Parco Regionale deliberata da diversi Comuni piemontesi attorno al Monviso, capofila tra essi quello di Bobbio Pellice.
La Natura va protetta, e va protetta anche da chi ne possiede la proprietà catastale, ma va protetta con provvedimenti democratici e possibilmente anche da essi condivisi, e non vessatori, imposti, ed immutabili se non dalla sola volontà di chi i Parchi gestisce, divenuti, per “esproprio” di fatto, proprietari di ciò che non gli appartiene.
07.05.2015 Franco Zunino Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness
Le novità La Giunta della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con deliberazione del 08 agosto 2025, n. 1125, ha adottato in via definitiva il progetto dell’aggiornamento del piano faunistico regionale, nonché i relativi rapporto ambientale, relazione della verifica d’incidenza e...
Ultime novità L'ACMA (Associazione Cacciatori Migratori Acquatici) ha aggiornato una delle sue attività più recenti, il Progetto Combattente con il seguente post: "In seguito al precedente post che vi raccontava i risultati dello scorso anno nelle Marche ora il nostro...
I fondi La Regione rimborsa con 80 mila euro (metà per la stagione venatoria 2025/206 e l’altra metà per quella 2026/2027) li centri di lavorazione della selvaggina coinvolti nel trattamento delle carcasse di ungulati abbattuti nell’ambito dei piani di controllo...
Le deputate del Partito Democratico Eleonora Evi, Antonella Forattini e Patrizia Prestipino hanno presentato un’interrogazione parlamentare per sollecitare il Governo a fornire un aggiornamento urgente sullo stato di attuazione della legge n. 157 del 1992, norma quadro per la tutela...
Contributo economico La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Caccia, Parchi e aree protette, Cristiano Corazzari, ha approvato un contributo di 300.000 euro all’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei per l’attivazione del Piano delle attività per gli interventi...
Riforma in salita I principali ostacoli alla riforma della Legge 157 del 1992 sono rappresentati inevitabilmente da quanto sta facendo il Movimento 5 Stelle. Più di mille emendamenti al testo in Senato, infatti, sono a firma del gruppo guidato dall'ex...
Attività autorizzate In un momento in cui la comunità elbana è giustamente scossa e preoccupata per l'aumento degli incidenti stradali causati dalla presenza incontrollata di ungulati, l'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano si trova costretto a segnalare con rammarico anche episodi...
Ricorso animalista Il 6 agosto, con ordinanza presidenziale, il Tribunale amministrativo di Bolzano ha sospeso temporaneamente l'autorizzazione concessa dal presidente della Provincia per il prelievo di due lupi in Alta Val Venosta. La decisione è stata presa a seguito di...
Basi scientifiche Riportiamo di seguito l'ultima nota social di Marco Efisio Pisanu, presidente regionale di Caccia Pesca e Tradizioni Sardegna: "Con grande orgoglio e senso di responsabilità desideriamo informarvi che abbiamo sottoscritto un importante accordo con l’Università di Sassari per...
Troppo cibo Un menù che farebbe invidia a qualsiasi ristorante di buon livello. Da troppo tempo a questa parte il Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino, in provincia di Trento, deve fronteggiare la pessima abitudine di alcuni visitatori nel...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy