Associazione Italiana Wilderness, ancora sul lupo in Valbormida.
Ormai la presenza del Lupo in Val Bormida può considerarsi stabile, e lo dimostrano le sempre più frequenti segnalazioni di esemplari avvistati, molti dei quali nelle vicinanze dei paese e addirittura al loro interno (come i recenti casi di Roccavignale). Il loro arrivo dal Piemonte (ovvero dalla Francia, dove il ripopolamento ha probabilmente avuto inizio) era stato ampiamente previsto dal sottoscritto: esistono comunicati ed articoli di stampa diffusi negli ultimi decenni a dimostrare che così sarebbe finita. Oggi “monitorare” la sua presenza servirà a poco, se non a stabilire che i lupi saranno presto troppi e si dovrà decidere come intervenire per ridurne il numero.
Certamente servirà a chi ha ottenuto le migliaia di euro di contributo pubblico per farlo e per studiarne le altrettanto obsolete attività predatorie e sociali (dei lupi ormai si sa tutto): le solite spese inutili che si fanno nel nostro Paese (inutili, almeno per la Società tutta)! Perché il vero problema, caso mai, è il comportamento di questi “strani” lupi che così tanta confidenza hanno con l’uomo.
Un altro problema fondamentale è però anche il fatto che questa popolazione di lupi del fenotipo chiaramente centro europeo (e auguriamoci che non vi siano anche esemplari di altra provenienza, come alcune foto e riprese del passato facevano chiaramente dedurre) vada ad inquinare quella originaria e lungamente preservatasi nonostante le stragi del lontano passato, dell’Appennino, meglio nota come sottospecie meridionale (Canis lupus italicus), della quale anche chi si occupa del lupo tiene sempre a precisarne l’importante biodiversità e quindi quella di conservarne l’integrità genetica. Ma si potrà conservare la biodiversità del lupo italico, con questa terribile invasione di “un lupo qualsiasi pur che ci sia il lupo” che ci viene da ovest e che si sta sempre più espandendo verso est, sia lungo la catena alpina, sia verso quella appenninica? Questo è, almeno per noi naturalisti, il vero problema.
Un terzo problema, altrettanto grave, è rappresentato dalle predazioni sugli animali domestici (cani di affezione compresi), che sicuramente poi nessuno vorrà pagare quando raggiungeranno (come in Toscana) cifre astronomiche; e poi c’è quello sempre negato, ma ampiamente ipotizzabile, del rischio di aggressioni all’uomo; e la confidenza verso l’uomo che questi lupi stanno dimostrando ci fa capire che il rischio va quanto meno ipotizzato, anche sulla base di fatti già verificatisi altrove, per non dire del passato, ancorché caparbiamente negati per principio. Queste le cose che andrebbero monitorate: tutto il resto porta solo acqua (eufemismo, ovviamente) a chi sta monitorando questa nuova popolazione di lupi. E presto la stessa politica che ha provveduto a cavalcare il business dei Progetti Life (soldi europei!) dovrà presto vedersela con le proteste della gente per questa scomoda (e, naturalisticamente parlando – ma solo per quelli non ipocriti –, inopportuna) presenza.
Franco Zunino Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness
Amo la caccia alla beccaccia, i cani da caccia e la Natura. Mi interessa molto l'attualità venatoria.
Redattore presso Caccia Passione mi occupo di sviluppo delle aree Social e Media News.
Tanti spunti Una serie di suggerimenti e consigli pratici della Federcaccia per mantenere ed incrementare le popolazioni naturali di piccola selvaggina stanziale: fagiano, lepre, starna e pernice rossa. Dalla programmazione del territorio alla gestione dell’habitat, dai miglioramenti ambientali al foraggiamento...
Dove si svolgerà la funzione Lunedì 3 Novembre, alle ore 18.00 nel Santuario Maria Santissima delle Grazie in San Giovanni Rotondo (nella Chiesa di San Padre Pio) sarà celebrata la Santa messa per Sant’Uberto, patrono dei Cacciatori. Tradizione venatoria Per...
Non solo un predatore In un’epoca in cui la cucina riscopre il selvatico, la volpe torna a far parlare di sé. Non come icona fiabesca o nemico del pollaio, ma come ingrediente raro, controverso e profondamente legato alla cultura rurale....
Un messaggio ben preciso Noi Giovani di Federcaccia #NonCiStiamoPiù! È così che i giovani cacciatori dell'associazione venatoria hanno deciso di dire basta agli attacchi mediatici basati su odio e disinformazione. Questa la loro presa di posizione: "Esigiamo rispetto per la...
Niente giustifica la caccia Che ci sia una differenza profonda tra chi la natura la vive e chi la racconta noi lo sappiamo bene. Negli ultimi giorni abbiamo visto circolare uno spot televisivo che, con immagini toccanti e musica struggente,...
Date e tempistiche Nei giorni scorsi le Associazioni Venatorie FIdC, ANLC e CPTS componenti del Comitato Regionale Faunistico della Sardegna, hanno trasmesso a tutte le Associazioni Venatorie e degli agricoltori isolane, una proposta di costituzione unitaria in giudizio contro il...
Partecipazione e inclusività Procedono su tutti i fronti i lavori in casa FIdC Campania. Mentre su un fronte giudiziario si attendono rispettivamente la fissazione dell’udienza di merito relativamente al ricorso avverso il Decreto delle graduatorie di immissione agli ATC della...
Una spalla compiacente e servizievole Riportiamo l'ultima nota di Paolo Sparvoli, presidente dell'Associazione Nazionale Libera Caccia: "Il 15 ottobre è andato in onda il solito squallido teatrino anticaccia per la regia della Rai e con la spalla compiacente e servizievole...
Le misure previste Regione Lombardia ha varato altre due bandi che delineano una strategia articolata a supporto del territorio, toccando temi che vanno dalla sicurezza della fauna selvatica alla conservazione del patrimonio paesaggistico, fino alla gestione delle richieste di risarcimento...
Una presenza significativa Il progetto per l'istituzione del Coordinamento Giovani Regionale Federcaccia Toscana-UCT prosegue con grande slancio e partecipazione. Dopo il primo incontro promosso dal Presidente regionale toscano e Vicepresidente nazionale Fedecaccia Marco Salvadori, nei giorni scorsi il gruppo si...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy