L’Arci Caccia del Veneto scrive alle Associazioni Venatorie per promuovere il cammino comune; Ezzelini Storti: “La sfida è quella di dare certezza alla caccia e ai cacciatori”.
“Per costruire la caccia del nuovo millennio servono scelte chiare da un punto di vista normativo e culturale; per questo occorre verificare, subito, la possibilità di percorrere un cammino comune tra le diverse associazioni venatorie”: viene dall’Arci Caccia del Veneto la prima mossa per promuovere l’unità dei cacciatori nel solco – scrive il presidente regionale Giuliano Ezzelini Storti in una lettera aperta ai presidenti di Federcaccia, Enalcaccia, Anuu ed Eps – di quanto sta avvenendo a livello nazionale con le stesse associazioni”. “Naturalmente – insiste Giuliano Ezzelini Storti – l’intesa va ricercata innanzitutto sui contenuti programmatici prima ancora che strutturali e a maggior ragione oggi dopo l’uscita della Liberacaccia e dell’Italcaccia, per motivazioni strumentali e propagandistiche di tesseramento, dal Coordinamento unitario Regionale. Ciò non toglie che per quanto ci riguarda lasceremo le porte aperte a tutti quelli che vogliono lavorare per il bene comune della caccia”.
“Sono molte le sfide innanzi a noi a cominciare dalla necessità di approvazione del nuovo piano faunistico venatorio regionale. In virtù di uno scontro politico e partitico le istituzioni regionali sono venute meno al loro compito e hanno vanificato mesi e mesi lavoro non tenendo conto delle proposte formulate. I cacciatori del Veneto – continua il presidente Ezzelini Storti – non possono più permettersi di vivere nell’incertezza legislativa e nell’eccesso di burocrazia, per tamponare i danni che altri hanno fatto e vorrebbero ancora fare. Ricerca scientifica, conoscenza della normativa europea e nazionale: questi devono essere gli assi principali del nostro agire futuro in un solco di collaborazione con le istituzioni a prescindere da chi avrà il compito di governo! Non chiediamo che venga promessa la luna nel pozzo, in troppe occasioni è già purtroppo successo. Al Veneto servono concrete pianificazioni venatorie e calendari venatori degni della cultura e delle tradizioni locali”.
“In questa ottica – conclude il presidente regionale dell’Arci Caccia – chiediamo un atto di responsabilità e condivisione alle associazioni con cui stiamo dialogando a livello nazionale e prima ancora di incontraci, auspichiamo un riscontro positivo a queste nostre proposte”.
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