Bracconaggio: Avellino, fermati dai Carabinieri dopo aver abbattuto un grosso cinghiale con arma clandestina fabbricata artigianalmente all’interno del Parco dei Monti Picentini, arrestato uno dei bracconieri.
Con la chiusura della stagione venatoria per la caccia al cinghiale, i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno effettuato una serie di servizi all’interno dei luoghi protetti come il Parco dei Monti Picentini, dove anche in passato erano stati registrati casi di bracconaggio, specie nel fine settimana. I costanti controlli scaturiscono anche da alcuni spiacevoli incidenti verificatisi in passato, quando qualche cacciatore era stato colpito da pallini vaganti sparati in occasione delle numerose battute di caccia. Nell’ambito di tali servizi, confortati dalla proficua attività informativa e da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e delle realtà locali, i Carabinieri hanno “beccato” due bracconieri che avevano appena abbattuto un cinghiale di oltre 100 kg.. I militari, uditi gli spari, hanno intercettato i bracconieri; uno di loro, quello che aveva sparato, alla vista dei Carabinieri ha tentato la fuga, ma è stato immediatamente bloccato. L’immediato controllo ha poi consentito di sequestrare l’arma utilizzata per l’esercizio venatorio e, dalle verifiche effettuate, essa è risultata essere di manifattura artigianale e dunque da considerarsi arma clandestina.
La successiva perquisizione presso l’abitazione del bracconiere ha consentito di rinvenire altri parti di fucili pronte per essere assemblate in modo da realizzare altre armi clandestine. Il bracconiere in possesso dell’arma clandestina è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino mentre il suo complice è stato denunciato in stato di libertà. Tutto il materiale rinvenuto, le armi e le relative munizioni sono state sequestrate.
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