La chiusura del periodo di prelievo venatorio della specie cinghiale viene posticipata in Umbria dal 17 gennaio al 31 gennaio prossimo. È quanto ha disposto la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla Caccia Roberto Morroni, approvando la modifica del calendario venatorio 2020/2021. La proroga è stata decisa allo scopo di recuperare parzialmente le giornate di prelievo venatorie perse in conseguenza delle limitazioni agli spostamenti imposte dai Dpcm per il contrasto alla pandemia da Covid-19, in seguito ai quali il prelievo del cinghiale in battuta è rimasto praticamente sospeso per circa un mese fra novembre e i primi di dicembre, rendendo di fatto impossibile il completamento dei piani di abbattimento per la gestione della specie, fondamentale per contenerne la diffusione e ridurre i danni causati alle produzioni agricole.
La modifica al calendario della stagione venatoria, che ha ottenuto il parere favorevole dell’Ispra-Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, consentirà di proseguire i piani di abbattimento nel rispetto della normativa nazionale. Il prolungamento del periodo del prelievo venatorio al cinghiale era stato sollecitato anche con mozioni e interrogazioni in Assemblea Legislativa.
Giornalista. Nato a Roma nel 1982. Tante passioni, tra cui quella per l'ambiente, il territorio e la ruralità, maturata grazie alle vacanze nell'Appennino Umbro-Marchigiano e ai racconti dei cacciatori del posto. Ha dedicato parte dei suoi studi all'agricoltura e all'economia "green".
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