Caccia e Cani: Parma, un segugio impegnato in una battuta di caccia alla volpe è stato attaccato e ucciso da un Lupo. Sbranato davanti agli occhi del suo padrone a soli 70 metri dal sentiero.
Sabato scorso, al mattino, durante una battuta di caccia alla volpe nell’ambito di un piano di controllo, un giovane segugio italiano di media taglia è stato aggredito e ucciso in pochi secondi da un grande esemplare di lupo, sotto lo sguardo impotente del suo padrone e degli altri cacciatori. L’aggressione è avvenuta sotto la chiesa di Sivizzano, in località Valli di Traversetolo, a soli 70 metri dal sentiero spesso frequentato da famiglie con cani al guinzaglio. Il lupo non ha dilaniato il corpo del cane, gli è bastato un morso potente al torace che, schiacciandolo, ha ucciso il segugio praticamente sul colpo. Altri due cani, un segugio e un fox terrier, sono fuggiti a grande velocità mentre il padrone del cane, Claudio Fontanesi, insieme a una decina di cacciatori esperti, assisteva terrorizzato alla scena. «Avevo appena rilasciato i cani – spiega Fontanesi – ma la cosa più terribile è che il lupo non ha ucciso per difendere il territorio, voleva mangiarlo. Era affamato e non si voleva staccare dalla preda: abbiamo dovuto sparare colpi in aria per allontanarlo».
Si tratterebbe di un esemplare di lupo maschio di almeno 60 kg, secondo le testimonianze, che lo stesso che probabilmente Fontanesi ha visto: «Lo avevo già visto una volta, sempre da queste parti. Faccio il boscaiolo e il cacciatore da quando avevo 18 anni e ora ne ho 46 – spiega –, conosco i nostri boschi come le mie mani. Noi cacciatori avvistiamo regolarmente lupi nelle nostre zone. Ma questa è la prima aggressione durante una battuta di caccia. Il bosco era piuttosto rado e abbiamo visto tutta la scena. Non avevo mai provato una paura del genere. Non andrò mai più alle battute coi miei cani e molti altri cacciatori la pensano come me».
Due precedenti nella zona di Traversetolo riguardanti cani domestici si sono registrati negli scorsi anni a Cazzola e in Gabbiola, a poca distanza dal luogo dove è avvenuta l’aggressione di sabato. Due avvistamenti, inoltre, erano stati registrati nel 2014: due branchi di 3 e 7 esemplari di lupo, sempre nelle Valli di Traversetolo. Pochi mesi fa l’ATC PR4 aveva denunciato sulle pagine della «Gazzetta di Parma» la presenza sempre più frequente di lupi nella zona, fino a Montechiarugolo, invitando i cittadini a non liberare i cani in prossimità delle zone boschive.
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