Caccia e Fauna: Foreste Casentinesi, i risultati delle operazioni di censimento dei cervi al bramito svolte lo scorso mese di settembre.
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna rende noti al pubblico i principali risultati del censimento del cervo al bramito svoltosi lo scorso settembre 2013. L’evento ormai consolidato, e con ampio seguito di partecipanti all’interno del calendario autunnale, è stato condotto per conto dell’ente Parco dalla Società D.R.E.Am. Italia con la collaborazione delle tre Province interessate, del Corpo Forestale dello Stato, delle Unioni dei Comuni e degli ambiti territoriali di caccia. Le attività si sono svolte in un’area di monitoraggio di circa 20.000 ettari, per un totale di ben 220 punti d’ascolto disseminati sul territorio dell’area protetta, con la novità della porzione di San Benedetto in Alpe che si è aggiunta quest’anno all’area storica di censimento. Decine di migliaia di bramiti, nelle due sere di rilevamento, con oscillazioni in base ai versanti, all’intensità del vento e alle fasce orarie. In modo più o meno marcato, viene confermata la presenza di alcuni particolari centri dove si concentra l’attività dei cervi, nelle valli di Moggiona e Vallolmo in Toscana, a Pian del Grado, Ridracoli e Casanova in Romagna.
Il risultato, alla fine dei conti, racconta di un numero minimo certo di maschi bramenti pari a 370, con una densità di 1,9 capi ogni 100 ettari nell’area d’indagine analizzata. Se in provincia di Arezzo il numero sfiora i 250 capi, con una densità maggiore a 2 capi/100 ha, nel versante romagnolo del Parco i cervi stimati sono intorno a 120, con una densità di circa 1,5 capi/100 ha, mentre la porzione fiorentina conta appena 2 esemplari, dato sicuramente sottostimato per la bassa copertura ottenuta.
Nel complesso, si tratta di dati molto simili all’anno precedente, con valori leggermente più elevati per il versante toscano. Le triangolazioni effettuate hanno inoltre rilevato come l’attività di bramito sia più intensa nella fascia altitudinale compresa tra i 700 e 1000 metri s.l.m. In conclusione è stata stimata, sull’area d’indagine interna ai confini del Parco, una presenza di animali che oscilla tra i 1850-2050 esemplari. L’appuntamento, per tutti i censitori e i semplici appassionati, è al prossimo autunno.
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